“Perché la Giunta regionale non ha avuto il coraggio, a suo tempo, di fare piazza pulita? Anzi, come al momento dei fatti chi governava si voltava dall’altra parte, anche ora che è arrivata la condanna la Giunta sceglie la strada del silenzio assordante. Di cosa ha paura?”, lo chiede Paola Bocci, consigliera regionale del Pd e capogruppo in VII Commissione Cultura, dopo aver letto le motivazioni della sentenza di condanna di Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, i contabili della Lega in Parlamento, imputati nel caso della compravendita del capannone di Cormano della Lombardia Film Commission.
“Come abbiamo più volte detto, per Regione Lombardia andava tutto bene e non ha ritenuto necessario un audit interno, né la costituzione di parte civile, come abbiamo sempre sollecitato – prosegue Bocci –. Eppure, il danno d’immagine c’è stato. Non solo: anche il dolo derivante dallo spreco di denaro, perché ormai sembra evidente che il valore dell’immobile acquistato con risorse pubbliche, in ‘bizzarra’ coincidenza con le elezioni di allora, fosse decisamente gonfiato”.
Invece, la Film Commission, dice la consigliera dem, “ha tutt’altra missione: sostenere il settore audiovisivo. Perché la Giunta Lombarda non ha fatto chiarezza e azzerato al tempo vertici e consulenze, investendo su questo? Alla domanda non abbiamo mai ottenuto risposte esaustive”.
Milano, 31 agosto 2021