La Regione sostenga i pazienti rimasti da mesi senza cure a seguito del fallimento della Odos Service, la società privata che garantiva prestazioni odontoiatriche nei poliambulatori pubblici di Cesano Maderno, Limbiate, Muggiò, Nova Milanese, Desio, Brugherio e in altri territori. A chiederlo sono il consigliere del Pd, Gigi Ponti e il vicepresidente del Consiglio regionale Carlo Borghetti a seguito dell’audizione che si è tenuta oggi in Commissione sanità dei direttori generali dell’Asst di Monza e Brianza e Vimercate. “Dal 28 ottobre- sottolineano Ponti e Borghetti- da quando è stata emessa la sentenza di fallimento del service, sono state quasi mille le persone che hanno pagato prestazioni mai ricevute: 330 hanno chiesto un rimborso, 590 hanno chiesto di poter continuare le cure. Di questi solo poche decine hanno ottenuto il rimborso e pochissimi, solo i casi più urgenti, hanno ricevuto le cure. A rendere tutto più complicato è il fatto che i pazienti non hanno neppure le cartelle cliniche perché la curatela della società fallita non ne ha autorizzato l’accesso “.
“Un quadro gravissimo -commentano i consiglieri dem- che coinvolge cittadini che spesso già vivono in condizioni di difficoltà e non sono in grado di tutelarsi da soli. Persino i numeri che abbiamo ad oggi rischiano di essere la punta di un iceberg perché sono relativi solo a coloro che hanno informato l’Asst del problema, altri potrebbero non averlo neppure fatto. Per questo l’urgenza è innanzitutto definire il perimetro dei cittadini rimasti senza cure e avviare un percorso accellerato che garantisca loro il servizio che attendono da mesi al più presto. Chiediamo alla Regione di attivarsi per questo. Resta poi il tema urgente di valutare come il servizio sanitario regionale debba cambiare linea sulla odontoiatria pubblica: le esternalizzazioni hanno già gravemente fallito nel recente passato, ed è ora di rilanciare una odontoiatra pubblica sul territorio e in ospedale che dia risposte certe e di qualità innanzitutto verso i pazienti più fragili e complessi”.
Milano, 10 febbraio 2021