Il Tar dà ragione ai ragazzi e alle loro famiglie, ritenendo irragionevole la chiusura generalizzata, a fronte di rischi solo probabili. Un gruppo di medici e ricercatori fa ricorso per lo stesso motivo: far rientrare i giovani delle scuole superiori in aula. E la Regione che fa? Contesta le sentenze.
“Non si può aspettare oltre, bisogna agire subito per farli rientrare in sicurezza – commenta Paola Bocci, consigliera regionale del Pd, che sta seguendo da vicino la questione –. Anziché pensare se impugnare la sentenza, Fontana e la Giunta dedichino attenzione e risorse a fare meglio, di più e presto, per riaprire le scuole in sicurezza, contenendo al massimo i rischi, sia con il potenziamento del trasporto pubblico locale, coordinandosi davvero con chi lavora allo stesso scopo nei tavoli prefettizi dei territori, sia investendo su tracciamento, test, tamponi e sorveglianza sanitaria. Lo abbiamo già detto e chiesto più volte e lo ribadiremo anche con una mozione in consiglio, martedì 19 gennaio, perché finora non è stato fatto abbastanza. Dunque, non si perda altro tempo”.
Per la consigliera Pd la Giunta Fontana “ha tergiversato e sottovalutato fin troppo la questione, senza preoccuparsi del fatto che questi giovani pagheranno nel futuro la situazione che si è creata. Le denunce presentate dai cittadini, comitati di genitori e anche esperti, dimostrano che c’è sfiducia e che anche da loro la Regione viene considerata incapace di gestire il problema”.
Ecco perché il Pd, con altre forze di opposizione, chiede di agire tempestivamente dando seguito alle indicazioni contenute anche nelle motivazioni del Tar: “Regione si deve occupare di potenziare il trasporto pubblico, anche rivolgendosi ai privati, deve mettere a disposizione delle scuole tamponi gratuiti, deve programmare il vaccino anti-Covid per il personale, deve istituire dei presidi sanitari nelle singole scuole”, elenca Bocci ricordando i punti della mozione di cui è prima firmataria.
Sulla stessa linea il collega Niccolò Carretta di Azione: “Ho aderito convintamente alla mozione presentata dalla consigliera Bocci e dal Pd, perché, anche alla luce della sentenza del Tar, la Regione deve consentire un rientro in sicurezza dei nostri ragazzi a scuola. La priorità è la sicurezza sanitaria, ma dopo un anno dallo scoppio della pandemia bisogna finalmente che i giovani diventino la priorità”.
Milano, 14 gennaio 2021