IL PD CHIEDE ALLA REGIONE PIÙ BORSE DI STUDIO E SPAZI PER APRIRE NUOVI AMBULATORI
In Regione Lombardia la mancanza di medici di famiglia, già da tempo emergenza, si aggrava ancora di più. Al primo settembre scorso i medici che mancavano all’appello, in tutta la regione, erano ben 573, a fronte di 6125 medici attivi.
La pandemia da coronavirus ha evidenziato le carenze, purtroppo note da anni, della medicina territoriale e, nonostante i lunghi mesi di emergenza, la nostra regione registra ancora una carenza importante di medici di base in tutte le province, ma soprattutto nelle Ats della Città metropolitana, dove ne mancano 219, 56 a Milano città, nell’Ats Insubria dove ne mancano 71 e nell’Ats Valpadana, dove ne mancano 86.
I pochi medici di famiglia presenti devono già assistere fino a 1500 pazienti, senza poter contare su alcun sostegno dell’Ats.
“Noi denunciamo da anni la mancanza di medici di famiglia – commenta il portavoce dem in commissione Sanità Samuele Astuti -. Più volte abbiamo chiesto di aumentare il numero delle Borse a loro destinate dalla Regione. Qualcosa abbiamo ottenuto, ma non è stato fatto abbastanza. Ora più che mai, è necessario stanziare risorse per dare incentivi ai neolaureati, affinché si specializzino in medicina generale e destinare loro spazi per aprire nuovi ambulatori. Questa soluzione va nella direzione di attivare anche in Lombardia strutture analoghe alle Case della Salute, presidi che riuniscono ambulatori di medicina generale e specialistici indispensabili a garantire la presa in carico a casa dei pazienti”.
I medici mancanti nelle singole Ats
Bergamo 59
Brescia54
Brianza55
Insubria71 (a Como 39 e a Varese 32)
Città metropolitana219 (56 a Milano città)
Montagna21
Pavia8
Valpadana86 (37 a Cremona e 49 a Mantova)
RedazioneN7ggPd