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STRANIERO (PD): “TROPPI ERRORI E ARROGANZA: OGGI INIZIA LA FINE DELLA LEGISLATURA. SI È SPEZZATO IL FILO DI FIDUCIA TRA REGIONE E CITTADINI”

 “Uno dei principali sbagli commessi dalla Giunta Fontana è stato di ritenersi immune dagli errori. L’arroganza, figlia di un’egemonia di 25 anni in Lombardia, ha fatto il resto. Ma di fronte a un nemico così grande come questo virus, nessuno è inattaccabile”, lo dice Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd, dopo il voto negativo della maggioranza a guida Lega, questo pomeriggio, in consiglio regionale, alla mozione di sfiducia al presidente Attilio Fontana per la gestione dell’emergenza Covid-19 presentata dall’opposizione. La mozione è stata respinta con 49 no, l’intera maggioranza, e 29 sì.

“Questa pandemia avrebbe messo in difficoltà chiunque, bisognava immaginarlo. Per questo esigeva un’umiltà e una condivisione con tutti, noi consiglieri, anche di opposizione, e con gli esperti – continua Straniero –. Così, prima di correggere il tiro su tante questioni (penso ai tamponi, ai test, ai Dpi…) sono passati mesi, e questo ha voluto dire ripercussioni pesantissime”.

Il consigliere Pd cita poi l’esempio portato dal capogruppo dem Fabio Pizzul, durante il suo intervento, “e che ci tocca così da vicino: ha detto che l’incidente di Carnate è stato purtroppo una grande metafora di quanto sta accadendo nella nostra regione. E che la Lombardia rimane su un treno senza conducente. Per questo, per noi, il voto di oggi inaugura la fine della legislatura regionale, perché si è spezzato il filo di fiducia tra chi guida la Regione e i cittadini. In questi mesi i lombardi si sono sentiti soli e abbandonati come non era mai successo e a salvarli è stato solo il lockdown voluto dal Governo. Fontana e la sua Giunta, intanto, si sono isolati, chiusi nel palazzo, convinti di non aver bisogno di nessuno, appunto. Il risultato si è visto. Per noi, per quanto la legislatura regionale possa trascinarsi, nei fatti è già finita, al di là del voto espresso oggi in Aula da una maggioranza che non vuole ammettere il fallimento della gestione dell’emergenza”.

 

Milano, 8 settembre 2020

 

 

PD Regione Lombardia