CORONAVIRUS: LE OPPOSIZIONI IN REGIONE LOMBARDIA AVVIANO ITER PER ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE CONSILIARE DI INCHIESTA
PILONI (PD) e DEGLI ANGELI (M5S): “PRETENDIAMO CHIAREZZA ”
I consiglieri delle forze di opposizione in Consiglio regionale della Lombardia – Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Lombardi Civici Europeisti, Più Europa/Radicali, Italia Viva – depositeranno domani le firme necessarie per l’istituzione di una Commissione consiliare di inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid-19 in Regione Lombardia.
Lo hanno annunciato questa mattina in una conferenza stampa tenuta a Palazzo Pirelli, sede del Consiglio regionale, e diffusa via Facebook, i cinque capigruppo.
“Il sistema sanitario lombardo non ha risposto adeguatamente alla sfida e, alla luce di quanto è successo in queste settimane, la legge regionale va rivista. La commissione d’inchiesta non è un tribunale, ma un luogo dove fare chiarezza, dove capire perché in Lombardia ci siano stati tanti, troppi morti, e perché sia stato così difficile tracciare un’epidemia che qui si è manifestata in modo così virulento” dice Matteo Piloni, consigliere regionale del PD eletto nella provincia di Cremona che purtroppo vanta un triste primato per contagi e decessi.
“Qui siamo in prima linea da ormai da ormai due mesi e i dati sono ancora piuttosto allarmanti – sottolinea Piloni – La Procura di Cremona ha aperto un’indagine sui decessi che si sono registrati negli ospedali e nelle Rsa cremonesi che seguiremo con la dovuta attenzione, ma noi politici abbiamo il dovere di andare a fondo sull’operato di Regione Lombardia”.
“Abbiamo il dovere di approfondire con una commissione d’inchiesta – continua il collega del M5S Marco Degli Angeli – perché il dramma che stiamo vivendo in Lombardia non deve ripetersi. Va fatta trasparenza sulle cause dell’ampia diffusione del virus, vanno valutati eventuali errori di programmazione, difetti organizzativi legati al sistema sanitario lombardo, problemi e carenze nella catena di comando anche legati alla legislazione regionale in vigore. Le verifiche saranno assolutamente scrupolose a partire dalla distribuzione a singhiozzo dei dispositivi di protezione individuale, al limitato ricorso ai tamponi nella popolazione, fino all’orrore nelle case di riposo e ai numeri reali della pandemia. Tutto deve essere analizzato per capire le carenze e gli errori che hanno determinato questa ecatombe di dimensioni eccezionali. I lombardi hanno pagato a caro prezzo questa pandemia, e la Commissione, a partire da una documentazione solida, sarà la sede opportuna per programmare una sanità lombarda che sappia affrontare coerentemente le emergenze”.
“È, prima di tutto – aggiunge Piloni – un atto di chiarezza nell’interesse dei cittadini lombardi. Perché tanti morti? perché non siano stati protetti operatori sanitari e RSA? Si accertino gli errori perché non vengano ripetuti, anche in vista di un’apertura graduale di una fase 2 o di una nuova esplosione dell’epidemia in autunno. Dovremo trovarci pronti, con le scelte corrette”.
Secondo le previsioni dello Statuto regionale della Lombardia, articolo 19, la commissione di inchiesta ha il potere di indagare su questioni di spettanza del Consiglio Regionale e può essere istituita su richiesta motivata sottoscritta da almeno un terzo dei Consiglieri regionali, quindi almeno 27. I gruppi di opposizione hanno i numeri necessari per chiederne l’istituzione, a cui deve dare seguito l’Ufficio di presidenza del Consiglio entro 15 giorni dal ricevimento della richiesta.
Milano, 15 aprile 2019