“Una Zes annacquata perché la Lega, volendo allargare la possibilità a tutta la regione, non ha tenuto in debito conto le priorità del confine con la Svizzera e delle zone disagiate di montagna”, è il commento di Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd e segretario della Commissione speciale rapporti tra Lombardia e Confederazione svizzera, dopo il voto al Documento di economia e finanza regionale, approvato in consiglio regionale.
“Nelle proposte per il parere della Commissione avevo, tra gli altri punti, chiesto che Regione Lombardia impegnasse Polis, che si occupa anche di ricerca e statistica, ad approfondire, dal punto di vista economico, sociale e giuridico, l’ipotesi di istituzione di Zone economiche speciali nei territori di confine con la Svizzera, oltre che montani, anche per supportare le varie iniziative legislative”, racconta Orsenigo.
Nella risoluzione che la Commissione Bilancio ha inviato pochi giorni dopo alla Giunta per il Defr, “la mia richiesta è stata accolta, ma i territori montani erano stati cassati. Eppure, erano una priorità importante, poiché purtroppo spesso rappresentano aree depresse anche nella nostra regione”, continua Orsenigo.
In Aula, poi, il consigliere bresciano del Carroccio Ghiroldi ha presentato un emendamento in cui si chiedeva di togliere anche la parte relativa al confine con la Svizzera. “E la sua proposta è stata approvata – fa sapere l’esponente Pd –. Capisco l’intenzione della Lega di estendere questa possibilità a tutto il territorio regionale, ma in questo modo mette in dubbio alcune priorità che è stata la prima a sottolineare. Dopo di che, è ovvio che le Zone economiche speciali per essere tali devono rispondere a precisi criteri e requisiti e la nostra area di confine sicuramente li presenta”.
Milano, 27 novembre 2019