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BOCCI E VALLACCHI (PD): “GARANTIRE SEMPRE IL RISPETTO DELLE VITTIME E LA PIENA APPLICAZIONE DELLE NORME”

 

“Ci ha lasciate senza parole l’intervista di Bo Guerreschi, la presidente della onlus “bon’t worry”, che denuncia il rischio di vedere le donne che hanno subito violenza trasformarsi da vittime a imputate. Chiediamo il rispetto del Codice Rosso in tutta la sua formulazione e da parte di tutte le istituzioni coinvolte”, lo dicono Paola Bocci e Roberta Vallacchi, consigliere regionali del Pd, dopo le dichiarazioni dell’economista e giurista.

 

“Se una persona come Guerreschi, che dal suo ruolo internazionale ha deciso di seguire i troppi casi di stupro che avvengono in Italia, lancia un grido di allarme su quello che sta avvenendo nelle aule dei Tribunali, noi ci facciamo qualche domanda. E temiamo che certi retaggi non siano ancora tramontati. Per questo stiamo leggendo praticamente ogni giorno sentenze stupefacenti. Può esistere la fattispecie del ‘palpeggiamento breve’ in una società che si ritiene civile? E si può definire una vittima come complessata e così giustificare qualunque atteggiamento nei suoi confronti? Sono fatti inaccettabili che rendono benissimo il clima culturale nei confronti delle donne”, continuano le dem.

 

Ma la vicenda peggiore per le due consigliere Pd rimane quella riferita alla vittima dello stupro di Capodanno: “Scopriamo ora che è stata interrogata in aula per 5 ore senza alcuna tutela né rispetto della sua privacy, ma anzi mettendola anche arbitrariamente a contatto con il suo violentatore. Un fatto di una gravità inaudita che non possiamo accettare che accada”.

 

Di fronte a tutto ciò, Bocci e Vallacchi si appellano alla legge “e la legge c’è: si chiama Codice Rosso e tutela le donne da tutti i punti di vista, mettendo chiunque sia chiamato a occuparsi di situazioni di violenza in grado di avere anche un’adeguata formazione. Ecco: non ci resta che chiedere che sia garantito il Codice Rosso e che ci sia un monitoraggio sul suo effettivo rispetto”, concludono Bocci e Vallacchi.

 

Milano, 26 luglio 2023

PD Regione Lombardia