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Barona, periferia sud-ovest di Milano, quartiere Boffalora, via Mazzolari 36: è questa la tappa numero 17 del lungo viaggio della consigliera Carmela Rozza nelle case popolari della città metropolitana. Qui ci sono palazzine prefabbricate degli anni Ottanta che ospitano più di 350 famiglie e che oggi si trovano in uno stato di degrado e abbandono, anche a causa di maldestri e non coordinati tentativi di manutenzione. Un grande cantiere di lavori mai cominciati o lasciati a metà, dove, tra spazi e locali abbandonati, appartamenti allagati e porte fantasma, si assiste a un triste e paradossale spettacolo che lascia esterrefatti e con molti interrogativi.

Nessuna logica, nessuna sicurezza e tanto spreco di denaro. Ma perché?

Il viaggio comincia nei box, dove si scopre che quelli occupati abusivamente sono stati aperti e ripuliti, ma poi non sono stati richiusi e ora si stanno trasformando nuovamente in discariche e sono pieni di infiltrazioni, perché i lavori di coibentazione non sono stati portati a termine… Sui pianerottoli, invece, si scopre che hanno messo lampade e porte nuove, ma hanno lasciato le cassettine aperte con tutti i fili elettrici scoperti. Un vero e proprio rischio, con tutte le infiltrazioni che ci sono. E le porte nuove? Quando non sono una vera e propria barriera architettonica, sono inutili…

Sui ballatoi, si incontrano locali abbandonati e porte divelte e lasciate in bella vista, oppure porte rotte o che non si aprono affatto.

La visita prosegue in due appartamenti con seri problemi di muffe e infiltrazioni. Nel secondo, addirittura, piove dentro e dopo le ultime piogge si è verificato un corto circuito che ha fatto saltare la luce e spaventare tantissimo la signora che ci racconta come sono andate le cose. Un racconto davvero singolare: dopo aver chiamato Aler per chiedere un intervento immediato che non è stato effettuato per via della pioggia (sic!), ha chiamato i Vigili del Fuoco che sono intervenuti immediatamente e dopo aver constatato la gravità della situazione, hanno costretto Aler a inviare tecnici specializzati. Tecnici che però hanno solo tolto i lampadari e messo letteralmente un “telone” sul tetto per fermare il disastro. I lavori veri, quelli si faranno quando tornerà il bel tempo…

 

 

 

PD Regione Lombardia