“Dopo 15 anni di chiacchiere della Giunta regionale, cioè Lega e Fratelli d’Italia, e solo dopo un incendio e una rissa, siamo all’inizio della fine della saga di via Bolla, con lo sgombero, stamattina, delle famiglie, italiane e rom, che non hanno diritto alla ricollocazione. Prima, in accordo tra loro, Prefettura, Regione e Comune hanno disposto la ricollocazione delle famiglie fragili, sempre italiane e rom, che hanno eseguito Aler e Mm, così come previsto dai decreti Sicurezza dei Ministri Minniti e Salvini”, lo dice Carmela Rozza, consigliera regionale del Pd, a proposito di quanto sta avvenendo in via Bolla.
Per questo, Rozza ringrazia “la Prefettura, le forze dell’ordine, la Protezione civile e i lavoratori dell’Aler per l’enorme sforzo. Ma siamo solo all’inizio, appunto: adesso Aler deve muoversi a indire il bando dell’appalto per la riqualificazione dell’immobile che viene liberato, altrimenti il rischio che si corre è che una volta conclusa questa prima parte e senza ditta appaltante, l’area di via Bolla rischi di rimanere chissà per quanto tempo una sorta di ghetto, fatto di ruderi praticamente abbandonati. Non è certo così che si va incontro ai cittadini che abitano nella zona e che da tempo chiedono una soluzione”.
La consigliera Pd ricorda che “via Bolla è uno dei tanti palazzi di proprietà di Regione e Aler lasciati all’abbandono, con gli inquilini perbene che vi abitano e vivono gravi disagi. Si invitano Lega e FdI a fare meno chiacchiere e proclami e passare a fatti concreti, perché i cittadini che hanno diritto alle case popolari non meritano di essere lasciati in queste situazioni”.
Milano, 3 novembre 2022