Un lotto da 168mila dosi di vaccino antinfluenzale di cui era già prevista la distribuzione ai medici di medicina generale della Lombardia non è stato inserito da AIFA, l’agenzia italiana del farmaco, tra quelli utilizzabili per la stagione 2020-21.
Lo denuncia il gruppo regionale del Pd con la consigliera regionale Carmela Rozza. Il farmaco in questione è l’Efluelda della Sanofi Spa, vaccino antinfluenzale split quadrivalente ad alto dosaggio, acquistato da Aria, la centrale acquisti regionale, a 25 euro a dose.
Come si legge sul sito di Aifa (terzo allegato a fondo pagina), Efluelda e un altro farmaco “sebbene abbiano ricevuto l’Autorizzazione all’Immissione in Commercio nel 2020, non sono autorizzati per la stagione influenzale 2020/2021”.
Dopo la denuncia del Pd, l’assessore Gallera ha replicato che la Regione non ha importato l’Efluelda ma un altro farmaco, il Fluzone, dopo aver ottenuto il via libera di Aifa. A quel punto la comunicazione è arrivata anche ai medici di medicina generale che avevano espresso preoccupazione per la fornitura annunciata del vaccino non autorizzato. Il caso, peraltro, segue il blocco della partita di altre 500mila dosi relative alla penultima gara, anch’essi senza autorizzazione Aifa.
A tutt’oggi, non è chiaro su quante dosi di vaccino possa davvero contare la Regione Lombardia. Ultimo fatto certo è l’apertura di una nuova gara lampo, la dodicesima, per l’approvvigionamento di vaccini antinfluenzali. La procedura d’urgenza è stata aperta il 28 ottobre e chiusa alle ore 14 del 29, con una dotazione economica di un milione e novecentocinquantamila euro più Iva. Una gara che, rimarca il capo delegazione Pd in commissione sanità Samuele Astuti, conferma che la Regione, nonostante ciò che dice Gallera e che ripetono gli esponenti della Lega, non ha dosi a sufficienza per le esigenze dei lombardi, come il Pd denuncia da fine luglio.
RedazioneN7ggPD