Per bloccare il progetto di una comunità religiosa, il presidente Fontana ne scontenta due. La giunta regionale lombarda ha approvato una delibera che prevede l’esercizio del diritto di prelazione della chiesa dei frati dell’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo, chiesa che nei mesi scorsi era stata messa in vendita, alla stregua di un qualunque immobile, dall’Asst, un ente della stessa Regione, con un’asta pubblica vinta dall’associazione dei musulmani che intendeva farne una moschea. Dal 2015 la cappella era utilizzata dalla comunità ortodossa per le sue funzioni religiose. Ora la giunta spenderà quasi mezzo milione di euro di soldi pubblici per riappropriarsi di un bene che già le apparteneva e farne, a quanto dichiarato in una nota ufficiale, un non ben definito centro di culto e di aggregazione. Il tutto mentre ben due religioni a Bergamo restano senza un luogo di culto.
“Un capolavoro – secondo il consigliere regionale dem Jacopo Scandella – in quanto la La Regione non solo ricompra un bene che aveva venduto, ma riesce a scontentare due confessioni religiose in una volta sola”.
NovitàSettegiorniPD – 24 maggio 2019