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Il Consiglio regionale è stato chiamato ad approvare, martedì scorso, il Piano regionale di Prevenzione 2021-2025 che dovrebbe declinare la visione, i principi e gli obiettivi fissati dal Piano nazionale della prevenzione, il cosiddetto PNP 2020-2025, ai sensi dell’intesa Stato-Regioni del 6 agosto 2020 e del 5 maggio 2021. Ne dovrebbe indicare, quindi, il perseguimento, in relazione alla specificità di Regione Lombardia.

“È positivo il fatto che si siano seguite le  indicazioni nazionali, ma abbiamo votato contro, perché si tratta di un documento poderoso, ma non attuabile, anche perché si basa sul servizio sanitario regionale che, ad oggi, date anche le osservazioni del Governo alla legge 22, non è ancora ben definito – commenta il capogruppo del Pd in commissione Sanità Samuele Astuti – . Inoltre, fatto ancor più rilevante, non indica quali sono le risorse dedicate e  presenta ben 23 programmi, senza però indicare alcuna priorità. Allo stato attuale, è solo un libro dei sogni e noi non ci prestiamo a raccontare favole ai lombardi”.

Un altro punto dolente riguarda la formazione dei lavoratori delle microimprese edili e agricole. È stato infatti respinto un emendamento del gruppo del Pd che chiedeva di prevedere percorsi formativi dedicati espressamente alle microimprese di questi settori, mentre sono stati approvati due ordini del giorno relativi alla sicurezza sui luoghi di lavoro che, negli ultimi mesi, hanno vito un preoccupante aumento degli infortuni.

“La vicepresidente Moratti e la sua maggioranza – spiega la prima firmataria, Carmela Rozza – hanno approvato un nostro ordine del giorno che  chiede  che il Piano di sicurezza sui luoghi di lavoro passi al vaglio delle commissioni competenti, prima di  essere deliberato dalla giunta  e che sia previsto personale dedicato e risorse adeguate alla sua realizzazione. Attendiamo di vedere se sarà mantenuto l’impegno assunto, così come attendiamo di vedere se saranno attivati i corsi di formazione per la prevenzione nell’edilizia,  come chiesto nell’altro nostro ordine del giorno approvato”.

“È molto grave, però, che dall’impegno per la sicurezza sui luoghi di lavoro siano state escluse le microimprese edili ed agricole, numerosissime in Lombardia e prive di rappresentanze sindacali. Si tratta di imprese che avrebbero, più di tutte, bisogno di formazione, ma che la Regione ha scelto di ignorare” sottolinea Rozza.

“Ricordiamo che risale a sole due settimane fa l’approvazione della mozione urgente del Pd che impegna la Giunta lombarda ad assumere gli addetti ai controlli in seno alle Ats lombarde – conclude il collega Matteo Piloni – e che stiamo aspettando venga attuata quanto prima con le risorse necessarie per rafforzare i controlli e le attività di prevenzione nei luoghi di lavoro”.

👉Il testo e l’iter istituzionale del documento sul sito del Consiglio regionale

RedazioneN7ggPd

PD Regione Lombardia