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L’economia lombarda sta rallentando insieme a quella del Paese e lo dimostra il dato di Confindustria e Unioncamere che certifica un calo di quasi un punto della produzione industriale.

Anche la Regione, intesa come istituzione, non riesce a correre e lo dimostra l’incapacità di spendere le risorse per investimenti messe a bilancio in vari settori.

Di questo clima l’assestamento al bilancio approvato una settimana fa in Consiglio regionale è semplicemente lo specchio: “è un bilancio magro e senza idee, che sposta alle annualità successive le tante risorse che la Regione non è stata capace di spendere” spiega il capogruppo Fabio Pizzul. “Questo doveva essere il bilancio dell’autonomia – continua – e invece è il bilancio del vorrei ma non posso, perché l’autonomia è ancora una chimera”. Sono infatti lontani i tempi in cui gli esponenti della Lega invocavano il trasferimento di competenze, ma soprattutto di miliardi di euro, come la soluzione a tutti i problemi. A Roma imperavano i cattivi che usurpavano i poteri e le risorse lombarde. Tanti di quei leghisti ora siedono in Parlamento e sostengono il loro governo, ma l’autonomia è diventata un problema, un argomento da non agitare troppo per non perdere i voti del sud.
“Oggi la Regione è stanca, affaticata – conclude Pizzul -. Non serve andare a Roma con il piattino in mano, se non si è in grado di fare fino in fondo la propria parte”. Già, perché è inutile dire che si mettono a bilancio centinaia di milioni su questo o quel capitolo se poi la Regione non è in grado di fare i progetti, di impegnarli e spenderli concretamente. Due casi eclatanti: le case Aler hanno bisogno di manutenzione e la Regione nel 2018 non è riuscita a spendere 198 milioni. La qualità dell’aria, in Lombardia, dovrebbe essere una priorità, ma la Regione su quasi 3,5 milioni a disposizione ne ha impegnati effettivamente meno di un quinto. Dov’è finita la proverbiale efficienza lombarda?

RedazioneNovitàSettegiorniPD

PD Regione Lombardia