Per non trovarci impreparati di fronte all’arrivo in Lombardia nelle prossime settimane di migliaia di profughi, 100mila secondo le previsioni della Regione, serve fare fin da subito scorta di vaccini e tamponi. Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, infatti, nei Paesi dell’Est la pandemia è fase di ripresa anche per via di tassi di vaccinazione molto bassi: in Ucraina solo un terzo della popolazione è immunizzato contro il Covid. Inoltre è importante predisporre un’assistenza regolare e duratura per gli effetti del long Covid, che vediamo sta interessando larghe fasce di popolazione in tutto il mondo.
L’importanza di accogliere in sicurezza passa quindi da un piano di tutela sanitaria per chi entra e per chi ospita, ma fa leva anche su una grande campagna di informazione e persuasione sull’importanza della vaccinazione. Contro il Covid e non solo. Sappiamo infatti che in alcuni Paesi dell’Est la copertura vaccinale dei bambini contro le malattie infettive è poco estesa. Tanto che in Ucraina si sono registrati negli anni scorsi alcuni casi di poliomielite – in Italia invece l’ultimo episodio risale agli anni ’80 – Per queste difformità, non possiamo quindi sottostimare il timore che con la migrazione di migliaia di cittadini da Kiev e dalle città bombardate potremmo trovarci a ospitare nuovi casi di «importazione».
Gianni Girelli
Presidente Commissione d’Inchiesta Covid19 di Regione Lombardia
Milano, 3 marzo 2022