Interrogazione di Gian Mario Fragomeli che chiede spiegazioni sul servizio sostitutivo e sul potenziamento della navigazione lacuale in seguito all’interruzione ferroviaria sulle tratte che interessano le province di Lecco e Sondrio.
FRAGOMELI (PD): “BUS SOSTITUTIVI SCARSI. LA RISPOSTA PER ORA NON HA FUNZIONATO. LUCENTE RISPONDA”
“Sulla Milano-Lecco siamo partiti con il servizio sostitutivo per le linee di Trenord, al fine di agevolare i lavori in vista delle Olimpiadi, ma dalla prova del fine settimana si palesa un dato: non ha funzionato. L’offerta messa in campo da Regione e dalla sua partecipata è grandemente deficitaria: abbiamo visto lunghissime code di turisti in attesa di sapere come comportarsi, abbandonati sotto il sole, senza informazioni e senza un minimo di ristoro. Insomma, una risposta del tutto inadeguata”, lo dice Gian Mario Fragomeli, consigliere regionale del Pd, che in proposito ha firmato un’interrogazione a risposta scritta, rivolta all’assessore ai Trasporti Lucente, in cui chiede spiegazioni sull’organizzazione del servizio sostitutivo e sul potenziamento della navigazione lacuale in seguito all’interruzione ferroviaria sulle tratte che interessano le province di Lecco e Sondrio.
“Nell’atto chiedo all’assessore qual è la capienza di ogni bus sostitutivo, suddiviso per linea e orario, messo in circolazione; quanti bus circolano in sostituzione di ogni treno, suddiviso per linea, orario e distinguendo tra giorni feriali e festivi; se ha intenzione di intervenire con la Navigazione laghi al fine di istituire un battello diretto tra Lecco e Varenna e di prevedere ulteriori corse in aggiunta a quelle già programmate per alleggerire il traffico su gomma e il flusso di turisti diretti a Varenna; se e come ha intenzione, insieme a Trenord, di rendere efficiente il servizio sostitutivo, al fine di diminuire le attese; cosa Trenord intende organizzare, alla luce delle lunghe attese a elevate temperature, per gestire la permanenza dei passeggeri in coda nelle stazioni con affluenze maggiori”, elenca il dem.
“Dopo la mia prima interrogazione sul tema, dove mi erano state date una serie di rassicurazioni, sia l’esordio che il test dimostrano che la risposta è scarsa e deficitaria. Con questa nuova interrogazione voglio capire, con numeri puntuali e precisi, cosa è stato messo in campo. Non vanno considerati interventi al minimo sindacale, magari perché solo per alcuni mesi, ma vanno tarati sull’offerta base. Altrimenti, per il territorio lecchese sarà solo un danno di immagine. Tuttavia, il punto è che la risposta andava preparata meglio, visto che si sapeva da tempo di questa chiusura trimestrale e il servizio andava potenziato, non ridotto ai minimi termini”, conclude il consigliere Pd.
Milano, 16 giugno 2025