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Roberta Vallacchi e Simone Negri sul quadruplicamento della Tavazzano-Lodi 

VALLACCHI E NEGRI (PD): “BENE IL QUADRUPLICAMENTO, MA REGIONE NON ABBANDONI AI DISAGI I PENDOLARI”

“Bene il quadruplicamento della Tavazzano-Lodi, era un’opera che attendevamo da tempo e l’aspettavano anche i pendolari. Ora però Regione non li abbandoni agli eventuali disagi e predisponga per tempo tutti i servizi che possono essere utili agli spostamenti quotidiani”, lo dicono Roberta Vallacchi e Simone Negri, consiglieri regionali del Pd, dopo aver letto la risposta dell’assessorato ai Trasporti alla loro interrogazione sul quadruplicamento della linea Tavazzano-Lodi.

“Nel nostro atto chiedevamo se il progetto di quadruplicamento della tratta rientrasse tra gli interventi che Regione Lombardia ritiene strategici per migliorare la qualità del servizio ferroviario. E anche se il progetto rientrasse tra quelli che Regione Lombardia ha in programma di concerto con Rfi e Ministero dei Trasporti, quindi nella programmazione regionale, e in quale arco temporale”, spiegano i dem.

“Nella risposta Regione ci fa sapere che il quadruplicamento Tavazzano-Lodi è un intervento, inserito nel Contratto di programma tra Ministero dei Trasporti e Rfi Spa, ritenuto di interesse e infatti previsto dal Piano territoriale regionale. L’opera è confermata anche nella pianificazione regionale sviluppata all’interno dei documenti di aggiornamento del Programma regionale della mobilità e dei trasporti, in fase di approvazione. E proprio in quest’ambito è emersa la necessità di avviare una project review per estendere il perimetro del potenziamento anche alla tratta a nord della stazione di Tavazzano. Sempre all’interno dell’aggiornamento, è stato previsto l’intervento per il potenziamento Milano–Melegnano–Lodi, con l’indicazione di procedere con l’avvio del Documento di fattibilità delle alternative progettuali. Questi lavori vedranno l’inizio verosimilmente entro la fine del 2025 e la conclusione più o meno un anno dopo”, fanno sapere Vallacchi e Negri.

“Quindi, nell’arco di un paio di anni avremo quelle risposte alla richiesta di maggiore trasporto su ferro che gli stessi Comitati di pendolari aspettano. Il vero problema ora rimane come affrontare sul territorio i disagi che comporterà, considerato che le alternative non sono comode: il trasporto pubblico su gomma è deficitario in quella tratta e l’unica altra soluzione è l’auto. Regione deve essere chiara fin da subito su come intende andare incontro alle migliaia di pendolari che ogni giorno fruiscono di quelle corse, cercando di non far ricadere sui comuni la soluzione di problemi che si preannunciano non semplici”, concludono i consiglieri Pd.

Qui il testo dell’interrogazione e l’iter istituzionale 

Milano, 22 maggio 2025

 

 

PD Regione Lombardia