Skip to main content

STOP ALLA PILLOLA GRATIS, BOCCI E BUSSOLATI (PD): “UN PASSO INDIETRO PIÙ POLITICO CHE TECNICO”

“Dopo il passo avanti di poche settimane fa, con il via libera alla gratuità della pillola anticoncezionale rilasciato dal Comitato tecnico prezzi e rimborso, ieri il Cda di Aifa, con un brusco e ingiustificato passo indietro, ha fermato tutto, chiedendo ulteriori pareri tecnici sulle conseguenze della spesa pubblica e sulla disponibilità delle aziende. Un percorso anomalo che sembra figlio di pressioni più politiche che tecniche, con un Cda che, avendo già un parere chiaro, cerca solo un alibi per dire la sua, con un’arbitraria limitazione della platea dei soggetti aventi diritto e chiedendo pareri a regioni e governo che non hanno titolo per esprimerli” così la consigliera del Pd Paola Bocci commenta lo stop annunciato ieri dal Consiglio di Amministrazione di Aifa in merito alla gratuità della pillola anticoncezionale.

 

“Tra i componenti del Cda di Aifa, tutto al maschile e presieduto dal noto microbiologo Giorgio Palù, troviamo anche Davide Carlo Caparini, l’ex assessore al Bilancio di Fontana, ora consigliere del gruppo regionale della Lega – sottolinea Bocci – per questo suona ancora più strumentale il ricorso ai pareri di governo e regione. Il nostro Paese era già indietro rispetto ad altri stati europei, pur in presenza di una legge nazionale del 1975, ma non ha mai visto la piena attuazione delle norme. Non possiamo aspettare ancora e dobbiamo garantire libere scelte riproduttive e diritto alle cure e alla salute a tutte le donne, senza creare disuguaglianze”.

 

“Una vergogna – le fa eco il collega Pietro Bussolati – dopo il via libera di due commissioni tecniche, un Cda composto da soli uomini decide di rinviare la decisione per avere ulteriori pareri tecnici, facendo ancora una volta un passo indietro sull’autodeterminazione delle donne sul proprio corpo. Che la salute delle donne venga messa in standby da una decisione presa da soli uomini è una follia e così, mentre in Portogallo, Olanda, Svezia, Francia l’accesso sicuro e gratuito alla contraccezione è realtà e in Slovenia addirittura è in costituzione, noi decidiamo che sulla salute delle donne c’è ancora da pensarci un po’ su”.

 

Milano, 25 maggio 2023

PD Regione Lombardia