Gigi Ponti sulle audizioni di StMicroelectronics e Peg Perego
PONTI (PD): “AD AGRATE PARLI IL ‘PADRONE’: LO STATO DEVE FERMARE LA DISMISSIONE. E PER ARCORE INTERVENGA LA REGIONE”
Crisi aziendali brianzole al centro delle audizioni di stamattina, in IV Commissione Attività produttive e occupazione del consiglio regionale. Sono state ascoltate le amministrazioni locali e le organizzazioni sindacali per la Peg Perego spa di Arcore e per la StMicroelectronics di Agrate e in aggiunta, per quest’ultima, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e il Ministero dell’Economia e delle Finanze, mentre la proprietà, la cui presenza era prevista, non si è appalesata, poiché, a detta dei Ministeri, si terrà un incontro a Roma lunedì 28 luglio.
“Per il caso della StMicroelectronics è stato un momento di confronto importante, perché è emerso chiaramente, una volta di più che Regione Lombardia è compatta nel chiedere il blocco dei licenziamenti. Il punto vero, e che ho ribadito nel mio intervento, è cosa intende fare il Governo – visto che lo Stato è azionista di Stm, quindi è il suo ‘padrone’ – rispetto a questa situazione”, commenta al termine degli incontri Gigi Ponti, consigliere regionale del Pd.
“Non solo: a differenza di quanto pensa il dirigente del Ministero delle Imprese, non riesco a non trovare l’assenza della Stm in questa sede uno sgarbo verso i sindaci presenti, la provincia di Monza Brianza e anche la stessa Regione. Il punto in questione è proprio questo: la vicenda è aperta da troppo tempo. Abbiamo presentato interrogazioni in Parlamento, in consiglio regionale, si sono mossi i sindacati, è da dicembre che vengono reiterate le richieste di chiarimenti. Considerato che i mesi passano e non è vero che al momento non c’è nulla che sia in pregiudicato, perché invece di cose ne sono accadute, a questo punto vogliamo sapere cosa ha chiesto il padrone, o azionista di riferimento, all’azienda. È stato detto di bloccare il processo che porta la Stm, in particolare nel sito di Agrate, a dismettere l’attività e a non procedere con i licenziamenti? Quando sento parlare di ammortizzatori sociali e politiche attive del lavoro prima di aver chiuso una trattativa, mi preoccupo”, ha proseguito Ponti.
“Ora, questa riscrittura della situazione rischia di essere parziale. Non capisco cosa possa succedere tra il 17 e il 28 luglio per modificare l’orientamento della società. Ecco perché il confronto è e sarebbe stato importante. Ma, ribadisco, dobbiamo sapere cosa hanno chiesto a STmicroelectronics gli azionisti. Noi non guardiamo solo a un ridimensionamento più indolore possibile: siamo preoccupati per quanto riguarda la politica industriale lombarda e il futuro del nostro territorio. E vedo che tutti i partiti, in modo trasversale, condividono questo timore. Noi vorremmo vedere un rappresentante dello Stato che, con la schiena dritta, dice che la dismissione si ferma, che non ci saranno riduzioni di personale, che non verrà spostato il materiale, che non saranno fatte certe azioni sui magazzini, con l’autorità di un padrone che dice senza tema di smentita che questa situazione non deve proseguire”, ha incalzato il dem.
“Poi è un bene che a livello ministeriale si lavori, ma abbiamo alle spalle mesi di incertezza e di richieste di chiarimenti e di risposte per il futuro che vorremmo condivise a livello istituzionale. Per noi è cruciale la partecipazione a eventi come questo che cambiano la nostra vita, quella dei nostri territori. Altrettanto lo è sapere quali sono state le indicazioni date fino adesso e avere una prospettiva certa”, ha chiosato Ponti.
Altra partita quella della Peg Perego di Arcore, in progressiva dismissione fino alla prospettiva odierna dei 95 licenziamenti e un incontro in programma al Mimit per giovedì 24 luglio.
“Per quanto riguarda la Peg Perego, è da qualche mese che la vicenda è aperta e quello che abbiamo ascoltato all’inizio, oggi è stato aggiornato, ma non ci sono grandi novità, se non la totale assenza dell’azienda. Durante l’audizione sono stati richiamati due fattori: la capacità di penetrazione del mercato da parte della Cina, che rappresenta una concorrenza notevole, ma anche il peso dei dazi e delle dichiarazioni del presidente Usa, che chiude quel mercato e genera problemi sul nostro. Criticità non da poco. Per cui, ora, è fondamentale generare un fatto nuovo, coerente con quello che abbiamo ascoltato, ovvero come continuare a proseguire l’attività diversificando i prodotti”, ha detto Ponti.
“Ci piacerebbe sapere però cosa ha fatto Regione in questi mesi per indurre la società in questa direzione, se ci sono stati incontri, che posizionamento ha preso l’assessorato. E questo è l’unico ambito su cui lavorare. Oggi si è aggiunto il tema grave della modalità di gestione della cassaintegrazione, che prosegue dal 2018. Sicuramente l’uso disinvolto degli ammortizzatori sociali non fa parte della nostra visione di come si gestisce una crisi e di come si trattano i dipendenti. Credo che la Direzione generale dello Sviluppo economico dovrebbe insistere con la società, che pare non abbia voluto altri incontri, né aiuti di nessun tipo, e capire quali possano essere le prospettive, approfittando magari dell’appuntamento al Mimit del 24 luglio. Perché se non ci saranno delle novità in questo senso, saremo di nuovo qui la prossima volta con le stesse oggettive difficoltà”, ha concluso il consigliere Pd.
Milano, 17 luglio 2025