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Simone Negri dopo la vicenda di cronaca accaduta domenica a Lodi.

NEGRI (PD): “L’ENNESIMO CASO DI LODI CI DÀ RAGIONE: EPISODI IN AUMENTO E NESSUN INTERVENTO DI REGIONE”

“Dopo nemmeno una settimana dalla nostra conferenza stampa che denunciava la situazione di degrado e una condizione di totale insicurezza sui treni e nelle stazioni lombarde, l’ennesimo caso eclatante: a Lodi, sul treno per Milano, sono stati aggrediti prima la capotreno e poi il macchinista che sono dovuti ricorrere alle cure ospedaliere. L’avevamo denunciato chiaramente, numeri alla mano, ma il presidente Fontana e i suoi assessori ai Trasporti Lucente e alla Sicurezza La Russa continuano a non muovere un dito”, lo dice Simone Negri, consigliere regionale del Pd e capogruppo in V Commissione Mobilità, dopo la vicenda di cronaca accaduta domenica a Lodi.

“I dati, ottenuti dai nostri accessi agli atti, ci dicono che la sicurezza a bordo dei treni di Trenord e nelle stazioni lombarde del servizio ferroviario regionale, durante gli ultimi 5 anni, è in costante peggioramento: nel 2024 le minacce sono state 472, i furti 432, le aggressioni al personale o ad altri passeggeri 362. In crescita rispetto all’anno precedente sono le rapine (101 contro 36, +180%), i furti (432 contro 206, +110%) e gli atti osceni (56 contro 27, +107%). I progetti per la sicurezza di Regione Lombardia per affrontare il tema sono ondivaghi e insufficienti, come è il caso del recente annuncio dell’introduzione delle bodycam per il personale viaggiante, o delle guardie giurate, di cui, per altro, non se ne è fatto nulla. Non vanno meglio i progetti regionali per il presidio delle stazioni, siglati dalla Regione con alcune Prefetture”, fa sapere il dem.

“Nel frattempo, l’assessorato alla sicurezza ha tagliato le proprie risorse, già esigue, pari allo 0,012% del bilancio regionale, riducendole del 40%. Così, all’insicurezza crescente sui treni e nelle stazioni non corrisponde una responsabilità di farvi fronte, interamente in capo alla Giunta regionale e all’assessorato alla sicurezza di La Russa. Le misure sono di impatto molto limitato, ondivaghe e con risorse risicate. Ormai, molte persone non utilizzano i mezzi pubblici per paura. Noi abbiamo da tempo proposto di installare nelle stazioni, siano esse grandi o piccole, i tornelli, in modo che solo chi ha un biglietto di viaggio vi possa accedere. E i sindacati per il caso di Lodi hanno proprio parlato di limitare gli accessi abusivi. Essenziale, inoltre, è aumentare il personale, che oggi è davvero carente. Le telecamere da sole non bastano”, prosegue Negri.

“La legge regionale 6 del 2015 sulla sicurezza urbana, che dovrebbe promuovere la collaborazione tra Regione, enti locali e Governo, è completamente disattesa e l’assessorato non dialoga né con il Governo, né con i sindaci e la polizia locale. La Giunta guidata da Fontana continua a girarsi dall’altra parte. È evidente tutta l’ipocrisia della destra che fa della sicurezza la sua bandiera, ma di fronte al crescere dell’allarme non dà alcuna risposta concreta”, conclude Negri.

Milano, 17 marzo 2025

 

PD Regione Lombardia