“Il nostro obiettivo è un’Europa della salute, frontiera nuova, tutta da costruire, con una Regione Lombardia capace di stare al passo e di fare la sua parte nelle politiche sanitarie. Tutto questo chiama in causa la capacità della Giunta regionale di perseguire gli obiettivi e di tradurli in pratica, come ci ha insegnato il Covid. Cominciando dalla necessità di far dialogare i sistemi informativi dentro la Regione stessa e addirittura dentro la stessa Asst”, è la sintesi del commento di Carlo Borghetti, consigliere regionale del Pd e vicepresidente d’Aula, componente della III Commissione Sanità, intervenuto durante la cosiddetta Sessione europea dell’assise lombarda.
Ma per raggiungere l’ambizioso traguardo di un’Europa unita anche dal punto di vista sanitario, “abbiamo proposto una risoluzione che chiede precisi interventi europei che servano agli Stati e alle Regioni per implementare alcune linee e misure – fa sapere Borghetti –. Ad esempio, in materia di assistenza, la Giunta regionale deve impegnarsi, in tutte le sedi istituzionali statali ed europee, a sostenere coloro che erogano servizi assistenziali per i minori, per gli anziani e per persone con disabilità, dando impulso al processo di digitalizzazione. Per quanto riguarda, invece, lo screening e la diagnosi precoce dei tumori sarà necessario assicurare l’accesso, anche colmando il divario di assistenza sanitaria aggravatosi nel periodo della pandemia da Covid-19”.
E a proposito di pandemia, è evidente la necessità di rafforzare i sistemi sanitari, superando le disuguaglianze di salute: “Si può fare attraverso stress test sanitari per misurare il grado di efficienza dei sistemi statali e regionali in situazioni limite. Ma servono anche standard minimi comuni per un’assistenza sanitaria di qualità e accessibile a tutti, come pure un impegno della Commissione europea ad attivare e monitorare una riserva strategica di medicinali e attrezzature mediche, e ad adottare misure nel settore farmaceutico per assicurare la produzione e la distribuzione di farmaci essenziali di qualità”, aggiunge il vicepresidente.
In questa ideale Europa della salute dovrà essere creato “uno spazio comune europeo dei dati, cosa che purtroppo non avviene nemmeno all’interno della stessa Regione, per quanto riguarda la Lombardia, ma spesso nemmeno dentro le stesse Asst – ha lamentato Borghetti –. Per questo la Giunta regionale si deve impegnare a sostenere in sede nazionale ed europea una Strategia per la creazione di servizi pubblici digitali interoperabili che sia in stretta connessione con lo Spazio comune europeo dei dati sanitari”.
Un’altra fondamentale raccomandazione, per il consigliere dem, riguarda la prevista Revisione della legislazione Ue sui medicinali per uso pediatrico e le malattie rare, “che deve prevedere la partecipazione dei pazienti e dei caregiver come una sorta di intervento di rinforzo”.
Un’ultima raccomandazione ha caratterizzato le richieste del Gruppo dem: “Auspichiamo un diritto comunitario obbligatorio, in particolare rivolto ai reati di genere, che preveda un sistema di adeguata protezione delle vittime, comprese quelle di violenza e molestie di genere online”, ha concluso Borghetti.
Milano, 29 marzo 2022