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BUSSOLATI (PD): SERVIZIO FERROVIARIO A RISCHIO, SE NULLA CAMBIA SU ALCUNE LINEE PRESTO TRENI SOSTITUITI DA BUS

 

“Che il servizio ferroviario sarebbe entrato in crisi profonda, al punto da non poter più garantire i treni su alcune linee e di doverli sostituire con i bus, la Regione e Ferrovie Nord lo sapevano da almeno un anno perché la dirigenza di Trenord li aveva avvertiti. Lo sapeva Maroni, lo sapeva l’ad di FNM Gibelli, lo sapeva l’assessore di allora Alessandro Sorte. Ora non ci si può stupire delle continue cancellazioni, dei treni che si fermano e dei disagi quotidiani. Ma nessuna soluzione è stata trovata, se non promettere treni nuovi a partire dal 2022, e immaginare ora di dividere nuovamente il servizio, che significa ridividere il personale e i treni, rifare due contratti di servizio. Facile prevedere che la sostenibilità del nuovo assetto passerà da tagli e riduzioni d’orario. E di questo si discute solo nelle segrete stanze, come se per il Consiglio regionale fosse una questione di secondaria importanza. Sul trasporto ferroviario iamo di fronte a un palese fallimento della Regione, sia verso Trenord e FNM che per l’assenza di investimenti sulla rete di RFI.”

Lo dichiara il consigliere regionale del Pd Pietro Bussolati in merito ai disagi subiti quotidianamente dai pendolari e al futuro di Trenord e del trasporto ferroviario regionale.

Bussolati aggiunge: “Solo oggi, sulla linea S5 Varese – Rho -Treviglio, quella su cui un treno si è fermato per un guasto all’infrastruttura, alle cinque di pomeriggio su 78 treni 3 sono stati in orario, 4 in anticipo, 24 in ritardo, 24 soppressi. 54 treni totalizzano 1108 min di ritardo. Ma anche sulla S6 Novara – Rho – Treviglio, sempre alla stessa ora, su 74 treni della giornata 32 sono stati in ritardo e 2 soppressi.”

 

Milano, 4 Luglio 2018

 


PD Regione Lombardia