PD, AVS, M5S E PATTO CIVICO: SERVE UN ENTE UNICO PER IL DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO
“In Lombardia serve un Ente unico per il diritto allo studio. Per questo abbiamo raccolto e al più presto depositeremo la proposta di legge, scritta dalle studentesse e dagli studenti universitari, che ne chiede l’istituzione. Regione Lombardia è una delle poche regioni in Italia dove gli idonei non beneficiari, ossia gli studenti che dovrebbero ricevere una borsa di studio, non la ricevono. Questo perché la Regione scarica sulle università un compito non suo. Infatti la responsabilità sulle borse di studio sarebbe regionale, ma senza un ente unico finisce che le università stanziano quasi 40 milioni di euro contro i 20 milioni di Regione, togliendoli agli studenti, alla didattica, alle aule, ai servizi”. Il consigliere regionale del Pd Paolo Romano è intervenuto così oggi alla conferenza stampa di presentazione del progetto di legge per l’istituzione dell’ente unico regionale per il diritto allo studio in Lombardia, organizzata dai rappresentanti degli studenti della lista Sinistra Unita (Unisi- Udu) che si è tenuta oggi all’Università Statale di Milano. Il progetto di legge è sostenuto anche da Onorio Rosati (Alleanza Verdi e sinistra), Paola Pizzighini (Movimento 5 stelle) e Luca Paladini (Patto civico).
“Credo-afferma Paola Pizzighini (M5S)- che questo Progetto di legge vada nella direzione corretta: la gestione dei fondi europei, statali e regionali è stata sperimentato con successo in altre regioni come l’Emilia Romagna e la Toscana dove già esiste e opera un Ente unico che esercita queste funzioni. Perché non replicarlo in Lombardia? Sosterremo l’iter di questo Pdl perché tutti noi abbiamo a cuore il futuro delle nuove generazioni”.
“Da mesi- attacca Onorio Rosati (Avs)- denunciamo i tagli, ma le borse di studio continuano a mancare, mentre non è ancora stata neppure aperta una procedura per l’utilizzo dei fondi Fse, che dovevano essere utilizzati per il diritto allo studio. Fontana e la sua giunta hanno il dovere di sostenere gli studenti”.
“In un Paese civile-afferma Luca Paladini (Patto civico)- non dovrebbe esistere la figura dell’idoneo non beneficiario, ancora di più se al posto del diritto allo studio la destra preferisce allocare le risorse su capitoli che riguardano più l’interesse di qualche lobby che il futuro delle giovani e dei giovani che vivono in questa regione. Dalle studentesse e dagli studenti arriva un messaggio chiaro alla politica: basta fare cassa sul diritto allo studio. Ci sentiamo di sostenere con loro questa battaglia di civiltà.”
Milano, 22 aprile 2024