SANITÀ’ LARIANA, ORSENIGO (PD): “REGIONE APPROVA LA MIA RICHIESTA DI FONDI PER IL VECCHIO SANT’ANNA E L’ASSUNZIONE DI NUOVI MEDICI DI BASE. COSÌ RICOSTRUIAMO LA SANITÀ’ LOMBARDA A PARTIRE DAL TERRITORIO”
“Il consiglio regionale ha approvato il mio ordine del giorno al bilancio che sollecita Regione Lombardia a stanziare i fondi per il potenziamento del Vecchio Sant’Anna. Così si ricostruisce la sanità territoriale lariana che è mancata durante questi mesi di emergenza” dichiara Angelo Orsenigo, consigliere comasco del Partito Democratico e primo sostenitore del recupero del polo di via Napoleona durante la crisi Covid, a margine della seconda giornata di votazioni per l’approvazione del bilancio regionale 2021.
“Da tempo sostengo che il Vecchio Sant’Anna sia una risorsa per la Como e i comaschi. Durante la prima e seconda ondata, purtroppo, il presidio di via Napoleona non è stato portato a pieno regime per mancanza di risorse, pur offrendo uno sfogo agli ospedali comaschi sotto pressione. Ora, grazie al direttore generale di Asst Lariana, il dott. Fabio Banfi, il progetto e la volontà per il recupero di questo presidio non mancano. E con l’approvazione del mio ordine del giorno in consiglio, Regione si è resa disponibile a stanziare le risorse per attuarlo nel concreto” continua il consigliere comasco.
L’impegno del Partito Democratico per ricostruire urgentemente la medicina di territorio non si limita solo al vecchio Sant’Anna. fa sapere il consigliere Orsenigo: “Abbiamo ottenuto anche che Regione Lombardia assuma entro il 2022 nuovi medici di base per colmare il vuoto dei pensionamenti ma soprattutto la carenza di medici di medicina generale attivi sul territorio”.
Già nelle scorse settimane, il consigliere denunciava i bandi regionali per il reclutamento di medici di base sul territorio di Ats Insubria andati deserti: “Questo è un sintomo di un problema grave. Fino ad ora Regione non ha saputo incoraggiare il turnover dei medici di base con i giusti incentivi per i nuovi medici che potrebbero prendere la strada della medicina generale. La figura del medico di famiglia, sistematicamente svalutata dal modello sanitario impiegato fino fino ad ora, deve tornare ad essere al centro della riscrittura della legge 23 sulla sanità regionale” conclude Orsenigo.
Milano, 17 dicembre 2020