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Grazie all’intervento della vice capogruppo del Pd in Regione Patrizia Baffi il piano regionale della salute mentale sarà finalmente aggiornato, come previsto dalla legge 15 del 2016, seppure con un ritardo di due anni. Lo si è appreso oggi in Consiglio regionale, dove l’assessore al welfare Giulio Gallera, rispondendo a un’interrogazione presentata dall’esponente democratica, componente della commissione sanità del Consiglio regionale, ha assicurato che l’iter è finalmente partito e che si concluderà in autunno.

Sono molto soddisfatta che l’assessore Gallera abbia riconosciuto la necessità e l’urgenza di approvare il nuovo Piano regionale della salute mentale – dichiara Baffi – Il tema è legato al profondo mutamento dei bisogni di salute psichica che nell’ultimo decennio è arrivato ad interessare una fascia di popolazione sempre più ampia e trasversale, con un incremento superiore al 15% dei casi di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza. La Regione, con la legge 15 nel 2016 ha incluso nelle competenze dell’Area di Salute Mentale gli ambiti delle dipendenze, della neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, della psichiatria, della psicologia e della disabilità psichica. La legge però prevedeva anche la revisione, entro un anno, del Piano regionale per la salute mentale che tenesse conto delle nuove disposizioni. Ora, finalmente, se le previsioni dell’assessore si avvereranno, la Regione si doterà dello strumento operativo per intervenire su questi casi. È un passaggio importante per tanti lombardi con questo tipo di disturbo e per le loro famiglie, ma è anche un atto strategico per la sanità regionale che in questo modo potrà curare di più e meglio persone che altrimenti, se dovessero continuare a rimanere senza risposte adeguate, finirebbero per vedere peggiorare la propria patologia, con il relativo aggravio di costi anche per la Regione”.

Milano, 7 maggio 2019

PD Regione Lombardia