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RSA: BOCCIATE LE PROPOSTE DEL PD SU ADEGUAMENTO TARIFFE E DIMINUZIONE RETTE, CASATI E BORGHETTI (PD): “ENTI IN AFFANNO E PAZIENTI SEMPRE PIÙ FRAGILI, LA REGIONE NON PUÒ SCARICARE TUTTO SULLE SPALLE DELLE FAMIGLIE”

 

È stato bocciato oggi dalla maggioranza di centrodestra l’ordine del giorno del PD che chiedeva a Regione Lombardia la copertura dell’intera parte sanitaria (tariffa) e la riduzione della quota di compartecipazione (retta) nelle RSA lombarde.

 

“Attualmente – spiegano i consiglieri regionali del Pd Davide Casati e Carlo Borghetti, capidelegazione rispettivamente in commissione Sostenibilità sociale e Sanità e primi firmatari della proposta – le quote sanitarie giornaliere a carico del servizio sanitario e pagate ai gestori da Regione Lombardia secondo l’intensità di cura richiesta dall’ospite, risultano sensibilmente inferiori al dettato della legislazione vigente in materia di Lea”.

 

“Bocciando il nostro ordine del giorno la Regione continua ad ignorare la situazione degli enti che gestiscono le RSA – spiegano Casati e Borghetti – da tempo la condizione degli utenti delle case di riposo è mutata: si tratta di persone non autosufficienti, avanzate nell’età, che necessitano di un livello di assistenza sanitaria molto superiore rispetto al passato. A questo si aggiungono extracosti ereditati dalla gestione del Covid e dovuti a inflazione e aumenti delle materie prime”.

 

E i costi sanitari crescenti, non avendo copertura nei finanziamenti regionali, vengono in parte riversati dai gestori sulla retta praticata agli ospiti, in aggiunta al corrispettivo delle prestazioni di natura non prettamente sanitaria, andando a gravare sulle famiglie.

 

“Speravamo in una maggiore attenzione della giunta rispetto a un tema così urgente per tante famiglie che hanno i loro cari in RSA – concludono Casati e Borghetti – purtroppo la maggioranza ha sprecato l’occasione di questo assestamento di bilancio per intervenire sulle coperture, ma il problema è solo rimandato, dal momento che, andando avanti, gli enti gestori e le famiglie non riusciranno da soli a fare fronte agli aumenti delle rette. Speriamo che a quel punto non sia troppo tardi per salvare il servizio…”.

 

Milano, 27 luglio 2023

PD Regione Lombardia