“La Giunta Fontana non si prende l’impegno a fare tutto quello che si può per gli anziani delle Rsa”, è tranciante Carlo Borghetti, consigliere regionale del Pd e vicepresidente del consiglio, dopo che l’Aula, con una risicata maggioranza (30 a 29), ha bocciato la sua mozione sulla ‘Predisposizione di un Piano regionale Rsa per fronteggiare la ripresa dell’epidemia da Covid-19’.
“Da come ha riferito il sottosegretario Turba, la Giunta sta approvando, pare proprio in queste ore, un provvedimento che risponde ad alcuni punti presenti nella nostra mozione, a maggior ragione quindi non si capisce il disimpegno su un tema così importante”, insiste Borghetti. Il vicepresidente aveva respinto, infatti, la richiesta della Regione a modificare l’impegno con un ‘invito’ alla Giunta a intervenire, che nell’economia di una mozione è una formula molto meno stringente, e aveva chiesto il voto segreto. Ma non sono bastati nemmeno diversi franchi tiratori di maggioranza che hanno disobbedito alle indicazioni della Giunta.
“Ma io mi vergognerei a ‘invitare’ la Giunta a proteggere gli anziani, anziché a ‘impegnarla’ come dovrebbe essere – insiste Borghetti –. Non solo: le anticipazioni sui contenuti della delibera dicono che la Regione prevede di testare la positività degli operatori e degli ospiti delle Rsa ogni 14 giorni: noi siamo convinti che sia un errore. La frequenza deve essere settimanale, altrimenti non si riescono a scovare i positivi asintomatici in tempo per evitare che contagino gli altri, come ci spiegano i virologi. E gli anziani sono le vittime perfette del virus: sono cronici, pluripatologici e vivono in comunità. Dunque, per evitare il dramma di marzo e aprile nelle case di riposo il tracciamento deve essere settimanale”.
Tra l’altro, fa presente il vicepresidente, “si tenga conto che oggi l’assessore al Welfare Gallera ha dichiarato in Aula che nei prossimi giorni saranno disponibili 3 milioni di tamponi rapidi. Dunque, è ancora più incomprensibile l’indisponibilità della Giunta a impegnarsi a garantire tamponi settimanali per operatori e ospiti”.
Assieme a questa precisa richiesta, nella mozione il Gruppo regionale del Pd chiedeva “un vero e proprio Piano regionale per le Rsa, di assicurare alle Rsa strutture di supporto dove ricoverare gli ospiti positivi indipendentemente dalla loro età, di assicurare a ognuna di esse la fornitura di guanti, mascherine e tutti i dispositivi di protezione necessari, di mettere a disposizione specialisti a supporto del personale interno, l’ingresso – in relazione alle condizioni epidemiche – per i parenti dopo averli sottoposti a test rapidi. Infine, ritenevamo importante anche l’istituzione di una Cabina di regia regionale con la partecipazione di specialisti e gestori per monitorare le misure di contenimento del Covid nelle residenze. Davvero un peccato che la mozione non sia passata, ma non per noi, per i nostri anziani”, conclude Borghetti.
Milano, 3 novembre 2020