Pierfrancesco Majorino, Davide Casati e Roberta Vallacchi hanno partecipato al presidio degli operatori della sanità privata accreditata e delle Rsa sotto Palazzo Lombardia
Sanità e RSA – Oggi Majorino, Casati e Vallacchi (Pd) al presidio degli operatori della sanità privata e delle RSA sotto Palazzo Lombardia
Sostegno ai lavoratori e subito contratti trasparenti e vincolanti
Il capogruppo del Pd in consiglio regionale Pierfrancesco Majorino e i consiglieri regionali Davide Casati e Roberta Vallacchi, questa mattina, hanno partecipato al presidio degli operatori della sanità privata accreditata e delle Rsa sotto Palazzo Lombardia. “Con Cgil, Cisl e Uil – affermano i dem- siamo a fianco di medici, infermieri, Oss e degli altri operatori che operano nelle strutture della sanità privata accreditata e delle Rsa che chiedono il rinnovo del contratto, scaduto da sei anni”.
“I lavoratori della sanità privata- sottolineano i consiglieri dem- si trovano in una situazione paradossale. Mentre la Regione realizza accordi opachi con i grandi gruppi privati i lavoratori vengono marginalizzati e non valorizzati a sufficienza”.
“Esprimiamo- affermano Majorino, Casati e Vallacchi- la nostra solidarietà ai lavoratori e chiediamo alla Regione di sostenerli nell’interlocuzione col Governo per il rinnovo del contratto e soprattutto di aggiornare gli standard di accreditamento delle strutture. Devono essere applicati i contratti collettivi nazionali e adeguati gli stipendi per restituire condizioni dignitose di lavoro agli operatori e garantire una migliore cura dei pazienti. Servono contratti con la sanità privata più trasparenti e vincolanti sull’impiego delle risorse pubbliche per far sì che le prestazioni erogate siano sempre le più appropriate possibili e corrispondenti davvero ai bisogni delle persone”.
“In queste condizioni, se non si inverte la rotta, – concludono i consiglieri dem- non potrà che aumentare la fuga del personale, già carente, soprattutto dalle Rsa, con la conseguenza di un sovraccarico di lavoro sempre meno sostenibile su quanti rimangono. Se non si mettono al più presto in atto soluzioni serie, il sistema collasserà”.
Milano, 22 maggio 2025