Asili nido
BOCCI (PD): “CON IL COMITATO EDUCHIAMO E ASSONIDI CHIEDIAMO ALLA REGIONE DI SOSTENERE CON FONDI PROPRI I SERVIZI PER I BIMBI DA ZERO A SEI ANNI E DI STILARE UN PROTOCOLLO PER LA RIAPERTURA IN SICUREZZA.”
Fondi regionali a sostegno dei servizi per i bimbi da 0 a 6 anni e un protocollo certo per la riapertura in sicurezza. A chiederlo, nel corso dell’audizione dei rappresentanti del Comitato Educhiamo che ha già avuto contatti con la task force della ministra Azzolina e ha manifestato oggi in tutta Italia, e di Assonidi, che si è tenuta oggi in Commissione Attività produttive è la consigliera regionale Paola Bocci (Pd).“Invitiamo ancora una volta- sottolinea Bocci- Regione Lombardia a ripensare le politiche di sostegno per gli asili nido pubblici e privati e a investire risorse per impedire che queste piccole e medie imprese, spesso gestite da donne, e vero e proprio servizio essenziale per le famiglie, soprattutto in alcuni territori delle aree più fragili, chiudano”.
“Il Governo-continua Bocci- ha già fatto un importante primo passo: nel decreto Rilancio sono previsti fondi specifici da destinare al sistema integrato 0-6 anni per l’emergenza Covid-19. La Regione continua a latitare nel sostegno a questa fascia di età, a partire dall’errore di fondo di tenere separate le due fasce di età 0-3 anni in capo all’assessorato alla Famiglia e 3-6 all’Istruzione. Altre Regioni, come la Toscana, l’Emilia Romagna, il Lazio e il Piemonte, hanno stanziato risorse per i bimbi da 0 a 6 anni. La Lombardia no”.
“L’assessore alla Famiglia Piani- continua Bocci- ha assicurato che aprirà un tavolo, già da settimana prossima, con i gestori privati dei nidi per stilare un protocollo da seguire per la riapertura in sicurezza delle strutture. E’ un primo passo che mi auguro si concretizzi al più presto. Perché le strutture, come hanno sottolineato oggi anche gli operatori in Commissione, oltre che di risorse, per riaprire in sicurezza hanno bisogno di regole certe e sostenibili, questo a partire dalla garanzia di poter avere test sierologici e tamponi per gli educatori”.
“Stesse regole certe- conclude Boccci- che abbiamo chiesto con un lettera inviata agli assessori alla Sanità, Gallera, all’Istruzione, Rizzoli e alla Famiglia, Piani, di stilare per i centri estivi. A un solo mese dalla fine della scuola non c’è ancora un protocollo per la loro riapertura. Non sono stati definiti ruolo e responsabilità delle Ats e dei Comuni e non sono stati indicati standard da seguire. E’ necessario stabilire competenze e responsabilità. Lo attendono i Comuni, gli oratori, le associazioni sportive e di volontariato. Non possono più aspettare”.
Milano, 21 maggio 2020