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REFERENDUM SULLA SANITÀ REGIONALE, CONSIGLIO A MAGGIORANZA DICHIARA INAMMISSIBILI I QUESITI

DEL BONO (PD): “GRAVE ERRORE, GIUDIZIO POLITICO E NON TECNICO”

 

“Il diritto al referendum è garantito dalla Costituzione e il centrodestra ha compiuto un grave errore di cui sottovaluta le conseguenze. Gli strumenti di democrazia diretta sono preziosi perché danno la possibilità ai cittadini di esprimersi su scelte che non condividono. È una questione di diritto e di democrazia, che prescinde dal merito, su cui si può essere più o meno d’accordo. Noi chiedevamo semplicemente che il giudizio di ammissibilità fosse tecnico e non politico, che la partecipazione dei cittadini fosse tutelata e garantita, che si rispettasse la legge regionale e si convocasse il comitato promotore per chiedere, eventualmente, una riformulazione dei quesiti, ma il centrodestra ha preferito chiudere il discorso sul nascere, facendo valere in Consiglio la semplice forza dei numeri”.

Lo dichiara Emilio Del Bono, esponente del Pd e vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia, dopo che questa mattina l’assemblea, a maggioranza di centrodestra, ha votato un proprio ordine del giorno che dichiara l’inammissibilità dei tre quesiti referendari depositati a fine luglio da associazioni, sindacati e cittadini che miravano ad abrogare quelle parti della legge regionale sulla sanità che statuiscono la “equivalenza” e la “parità” tra la sanità privata e quella pubblica in Lombardia. Per protesta contro la decisione e, ancora prima, contro il metodo adottato dalla maggioranza di centrodestra, in particolare per non aver concesso al comitato referendario di controdedurre e per non avere ammesso nemmeno la richiesta della minoranza di sospendere la procedura e di aprire il dialogo con lo stesso comitato, Pd, Movimento 5 stelle, Patto Civico e Alleanza Verdi sinistra non hanno partecipato alla votazione, sollevando in Aula cartelli con scritto “la destra toglie la parola ai lombardi”, “Sulla tua salute decidono loro”, “la destra ha paura della voce dei lombardi”.

 

Milano, 12 settembre 2023

PD Regione Lombardia