REFERENDUM SU LEGGE ELETTORALE: OPPOSIZIONI IN REGIONE LOMBARDIA LASCIANO L’AULA, GIRELLI (PD): NON SI AFFRONTA LA RIFORMA ELETTORALE IN MODO INCOSTITUZIONALE
Le opposizioni in Consiglio regionale della Lombardia hanno abbandonato l’Aula per protesta contro la decisione della maggioranza di far votare la richiesta di referendum sulla legge elettorale nazionale, come risposta a Matteo Salvini che, da Pontida, aveva lanciato la proposta di abrogare l’attuale legge elettorale, in favore del sistema maggioritario. Dopo la bocciatura da parte della maggioranza di centrodestra di due questioni pregiudiziali – basate sull’incostituzionalità del quesito e di una questione sospensiva – Pd, M5S, Lombardi Civici Europeisti e +Europa hanno lasciato l’Aula in polemica con la maggioranza, dopo aver mostrato cartelli con la scritta “Il Consiglio regionale non è via Bellerio”.
“Abbandonare l’Aula è un’azione forte, che non si fa a cuor leggero. Perché le sedi istituzionali sono il luogo della rappresentanza dei cittadini. Ma quando, come oggi è avvenuto, si piega l’Aula stessa alle velleità di un partito, la Lega appunto, credo sia doveroso farlo” spiega il consigliere regionale Gianni Girelli.
“È innegabile il fallimento della Lega al Governo, la sua incapacità nel dare risposte alle richieste di molte regioni. E’ altrettanto evidente il tentativo di nascondere gli insuccessi con questa messinscena, che affronta la riforma elettorale in modo palesemente anticostituzionale, sventolando la prospettiva di poter aver “pieni poteri” – conclude Gianni Girelli – Noi crediamo servano serietà e dialogo e capacità di analisi, non superficiale demagogia. Da qui un profondo dissenso e la scelta di non essere parte di una incresciosa sceneggiata che, quella sì, rappresenta l’ennesima presa in giro dei cittadini”.
Milano, 25 Settembre 2019