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REFERENDUM SANITÀ: SCANDELLA (PD), “I QUESITI TECNICAMENTE AMMISSIBILI, SBAGLIATO CHE LA DECISIONE SIA POLITICA”

 

“I quesiti referendari sulla sanità sono tecnicamente ammissibili e sarebbe grave se venisse prevaricato il diritto dei cittadini di esprimersi con un referendum sulla base non di un giudizio tecnico di inammissibilità, ma di valutazioni di convenienza politica. È sbagliato che la legge regionale affidi all’ufficio di presidenza del Consiglio regionale, che è un organo politico e non tecnico, e poi all’Assemblea, i compiti che a livello nazionale sono affidati a due organi terzi come la Corte di cassazione e la Corte costituzionale. È fin troppo evidente che nel passaggio in ufficio di presidenza del 25 agosto, durante il quale non si è raggiunta l’unanimità per l’opposizione dei tre componenti di centrodestra, hanno prevalso valutazioni politiche, a maggior ragione questo rischia di accadere in Aula. Sarebbe invece corretto che, come dice la legge e come chiedono i proponenti, venisse loro permesso di controdedurre e, in caso, di modificare i quesiti, se i problemi fossero davvero meramente tecnici”.

Lo dichiara Jacopo Scandella, consigliere regionale del PD e componente dell’ufficio di presidenza del Consiglio regionale, a proposito della proposta di referendum abrogativo di quelle parti della legge regionale sulla sanità che stabiliscono l’equivalenza tra sanità pubblica e sanità privata in Lombardia. Il 25 agosto scorso l’ufficio di presidenza del Consiglio regionale ha deciso, per l’opposizione dei tre componenti di centrodestra – il presidente Federico Romani (FDI), il vicepresidente Giacomo Basaglia Cosentino (Lombardia Ideale) e Alessandra Cappellari (Lega), consigliere segretario – di non dare il via libera ai quesiti proposti da un comitato composto da associazioni, sindacati e cittadini, e di rimettere la decisione all’Aula. La prima seduta utile, durante la quale il Consiglio dovrebbe votare, e quindi decretare l’inizio o la fine della procedura che porta all’indizione dei referendum, è quella di martedì 12 settembre.

 

Milano, 7 settembre 2023

PD Regione Lombardia