Per la quarta dose agli over 60 aprire un centro vaccinale in ogni distretto e attivare tutte e farmacie.
Queste le richieste avanzate dalla consigliera regionale Carmela Rozza per realizzare una campagna vaccinale anticovid efficace e diffusa. ”Il presidente Fontana – afferma Rozza – ha annunciato l’apertura di un hub in ogni Ats , ossia uno per provincia, ma questo non basta A Milano, ad esempio, questo significherebbe avere un solo centro vaccinale per milioni di cittadini che sarebbero costretti, come era già accaduto per la prima dose, a lunghi spostamenti. Quello che serve invece è l’apertura di un centro vaccinale in ogni distretto, unito a una campagna di comunicazione che incentivi anziani e soggetti fragili a vaccinarsi”.
Ma anche i centri vaccinali da soli non bastano, vista anche la significativa adesione che ha avuto la campagna vaccinale già al suo avvio, che dimostra la volontà di moltissimi over 60 di vaccinarsi e di farlo prima delle ferie. “Devono contribuire anche le farmacie – sottolinea Rozza -. In Lombardia quelle che hanno aderito alla campagna vaccinale sono 2000, ma il 12 luglio, primo giorno di somministrazione della quarta dose agli over 60, solo 154 le hanno somministrate. Il totale è stato 4866. Numeri ridotti, non certo sufficienti a raggiungere tutti gli over 60 che vogliono vaccinarsi. È necessario che la Regione le attivi tutte e al più presto”.
Chi vuole vaccinarsi, oltre alle difficoltà di carattere logistico deve superare quelle di tipo informatico, legate alle prenotazioni.
“Stanno arrivando diverse segnalazioni da parte di over 60 – spiega il consigliere regionale Matteo Piloni – che negli ultimi mesi hanno ricevuto una tessera sanitaria nuova su cui non risulta il ciclo vaccinale completato e che quindi riscontrano molti problemi nella prenotazione della quarta dose, con conseguente perdita di tempo e di motivazione. Evidentemente, alcune tessere nuove non sono state aggiornate e per sbloccarle è necessario rivolgersi al call center che, come prevedibile, in questi giorni è molto intasato”.
“Non si può arrivare a questo livello di impreparazione, anche informatica, causando ai cittadini solo ulteriori difficoltà” conclude Piloni.
RedazioneN7ggPd