Marco Carra, Roberta Vallacchi e Matteo Piloni dopo l’audizione dei rappresentanti di sindacati e industria di trasformazione e macellazione, in merito all’emergenza della peste suina africana, la Psa
PSA – CARRA, PILONI E VALLACCHI (PD): “UN PRIMO PASSO UNITARIO A SOSTEGNO DEI LAVORATORI E DELLE IMPRESE, MA SERVE ANCHE UN INTERVENTO STRUTTURALE PER IL RILANCIO DEL SETTORE”
Predisporre un atto di indirizzo politico unitario e trasversale per chiedere al governo di estendere gli ammortizzatori sociali esistenti e introdurne di specifici, al fine di tutelare tutti i lavoratori della filiera suinicola colpita dalla peste suina africana, siano essi a tempo indeterminato o determinato. È questa la decisione assunta oggi dalle commissioni consiliari Lavoro e Agricoltura, riunite in seduta congiunta per ascoltare le testimonianze dei sindacati del settore carni e salumi, nonché dei rappresentanti dell’industria di trasformazione e macellazione, in merito all’emergenza della peste suina africana, Psa, in Lombardia.
“Abbiamo potuto ascoltare i rappresentanti sindacali e dell’industria solo grazie alla nostra iniziativa – sottolineano i consiglieri regionali del Partito Democratico Marco Carra, Roberta Vallacchi e Matteo Piloni, che avevano richiesto questa audizione già lo scorso ottobre –. Le organizzazioni sindacali, infatti, pur avendo ripetutamente sollecitato un incontro con l’assessore, non avevano ricevuto alcuna risposta”.
“I problemi emersi sono numerosi e complessi – spiegano i consiglieri dem –. Sul fronte dei lavoratori, oltre all’esaurimento delle risorse per la cassa integrazione, molti non riescono ad accedere al contributo NASPI. Dal punto di vista economico-industriale, il quadro delineato dalla direzione generale Assica è allarmante: 180 aziende, 30.000 addetti e un fatturato di 14 miliardi di euro. Un settore che ha iniziato a risentire della guerra in Ucraina e che l’emergenza PSA sta ora mettendo in ginocchio, con una perdita di 20 milioni di euro al mese nelle esportazioni”.
“Siamo fiduciosi che, grazie al lavoro unitario, questo documento sarà approvato all’unanimità e che il governo accoglierà le nostre proposte – aggiungono i consiglieri –. Tuttavia, continueremo a batterci anche sul fronte dei ristori e degli indennizzi, poiché i 10 milioni stanziati per i danni indiretti sono assolutamente insufficienti”.
“Dall’importante incontro di oggi è emerso inoltre che, oltre a sostenere economicamente lavoratori e aziende, serve un intervento strutturale per il rilancio del settore. Questo implica una gestione efficace della malattia, attraverso una prevenzione continua, capace di restituire sicurezza al mercato e rafforzare l’immagine della filiera. La responsabilità di tale gestione è interamente in capo a Regione Lombardia, che deve urgentemente predisporre il piano veterinario regionale e i relativi piani di emergenza, strumenti indispensabili per affrontare con efficacia le malattie animali sempre più frequenti” concludono Carra, Piloni e Vallacchi.
Milano, 16 gennaio 2025