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PRESERVARE LE ZONE TARTUFIGENE DELL’OLTREPO’ MANTOVANO, INTERROGAZIONE DI CARRA (PD) IN REGIONE: “DESTINARE FONDI ALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARI” 

 

“Ci sono costi da sostenere, che spesso le associazioni di volontari investono di tasca loro, per preservare, mantenere o recuperare le zone tartufigene che determinano la ricchezza di un territorio come l’Oltrepo’ mantovano, in particolare del Destra Secchia. A questo proposito, quali forme di contribuzione sono previste da parte della regione Lombardia? Quali opere di tutela e manutenzione, di rimboschimento e rinaturalizzazione  delle aree tartufigene lombarde sono state messe in atto da Regione negli ultimi anni?”.

 

Lo chiede Marco Carra, consigliere regionale e capogruppo Pd in Commissione Agricoltura, con una interrogazione all’assessore regionale competente, a seguito del suo emendamento di 50 mila euro da destinare agli enti di volontariato che operano per la salvaguardia del territorio tartufigeno, bocciato dalla maggioranza di destra (Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia) presentato in occasione del bilancio di previsione 2025-2027.

 

“E’ un tema – sottolinea il consigliere dem – che è stato discusso anche in Commissione Agricoltura, con l’audizione dell’Associazione Mantovana Cercatori Tartufi – Trifulin Mantuan di Borgocarbonara, alla quale hanno partecipato il presidente dell’Associazione, Paolo Papazzoni, il segretario Marco Menghini e l’agronomo Filippo Menghini.

Il lavoro che le associazioni svolgono sul territorio lombardo contribuisce al miglioramento ambientale, in alcuni casi anche alla tenuta degli argini e a preservare zone di valore e ricchezza. A questo proposito – prosegue Carra – la Regione non può spendere solo parole, ma deve contribuire con risorse effettive per la valorizzazione di queste aree che in questi ultimi anni subiscono anche gli effetti negativi del cambiamento climatico con le temperature medie più elevate che alterano il ciclo di sviluppo dei tartufi, compromettendone la crescita e la maturazione e la progressiva contrazione delle aree produttive.

Al fine di mantenere le aree tartufigene è fondamentale preservare il bosco e il sottobosco, evitando deforestazioni eccessive e proteggendo le specie arboree simbionti come quercia, carpino, nocciolo, pioppo bianco, pioppo nero, tiglio, salice, per questo motivo chiedo che vengano destinati fondi senza i quali il lavoro portato avanti solo dalle associazioni risulta molto complicato, con il rischio di ridurre questa ricchezza naturale che è  il tartufo bianco o nero delle zone dell’Oltrepo’ mantovano, in particolare del Destra Secchia, e delle aree del Pavese”.

Milano, 22 aprile 2025

PD Regione Lombardia