Simone Negri commenta così l’audizione che si è tenuta oggi in commissione Attività produttive per il centro commerciale “Porte di Milano” con la proprietà degli immobili
Negri (Pd): Il destino del Centro commerciale “Porte di Milano” incerto. Preoccupazione per la decisione di Bennet
Un quadro complesso, che desta grande preoccupazione. Il consigliere regionale del Pd Simone Negri commenta così l’audizione che si è tenuta oggi in Commissione Attività produttive per il Centro commerciale “Porte di Milano” con la proprietà degli immobili, Ceetrus Italy/Nhood, (proprietario del marchio) Bennet Italia, che gestisce l’ipermercato, i rappresentanti sindacali di Filcams- Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs e il sindaco di Cesano Boscone, Marco Pozza.
“Il Centro commerciale Porte di Milano– svolge un importante ruolo nell’economia del territorio: vi lavorano oltre cento persone, offre beni e servizi essenziali per una vasta area del sud ovest milanese, ospita anche un punto Afol, e rappresenta un luogo di aggregazione. Il suo destino è sempre più a rischio. Il 31 luglio prossimo scadono i contratti di affitto dell’ipermercato e delle 65 unita commerciali della galleria, di cui 18 già chiuse. Oggi Bennet ha espresso la volontà di non rinnovare il contratto e questo desta forte preoccupazione. Si è detta disponibile a ricollocare i dipendenti, ma risulta difficile immaginare dove, vista la mancanza a breve distanza di altri centri della catena. Nel corso dell’audizione è emerso che a rendere difficile il proseguo della trattativa sarebbero gli impegni disattesi da parte dei conduttori relativi alla manutenzione ordinaria e straordinaria del centro”.
“E’ importante- sottolinea ancora Negri- che sia il sindaco di Cesano che la proprietà abbiano ribadito la volontà di mantenere la vocazione commerciale dell’area”.
“Una situazione complessa- conclude Negri- che auspichiamo possa trovare una soluzione, anche con il contributo della Regione, che si è detta disponibile a interloquire almeno per la tutela dei lavoratori dell’ipermercato e dei negozi della galleria. Continueremo a seguire passo a paso la vicenda che, per quanto percepito, non è ancora chiusa e, qualora la trattativa non si riavviasse, sarà importante valutare una soluzione alternativa”.
Milano, 27 marzo 2025