POLO LOGISTICO CASTIGLIONE DI/S, CARRA (PD): “LA REGIONE LOMBARDIA DICA NO”
Siamo alla fase cruciale per impedire11. Fase che richiede il massimo impegno di chi in questi mesi si sta battendo perché questa opera nefasta non si realizzi con la devastazione del territorio.
Già in aprile ho presentato in Regione una interrogazione scritta chiedendo agli assessori di competenza di esprimersi sulle valutazioni ambientali per tale intervento in quell’area. A tutt’oggi non vi è stata risposta e questa disattenzione da parte degli assessori non va bene. Regione Lombardia deve intervenire a tutelare luoghi che essa stessa ha definito da tutelare e indicati alla UE perché siano inseriti nella rete Natura 2000. Nei prossimi giorni invierò un sollecito di risposta perché è inammissibile che la destra teorizzi la vicinanza ai territori da parte della Regione e poi nei momenti decisivi lì abbandoni. Dopo l’adozione del piano da parte della amministrazione comunale lonatese, sono state presentate numerose osservazioni negative da parte di enti e soggetti interessati. In primo luogo dal Comune di Castiglione e dal Comitato No Polo Logistico, ma anche dal Parco del Mincio (ente gestore del Sito), dalle Provincie di Brescia e di Mantova, da altri comitati e dal Partito Democratico.
Tutte le osservazioni sono accomunate da una valutazione critica non solo dell’opera in quanto tale in quel luogo, ma anche delle procedure adottate e delle documentazioni presentate dalla azienda, che ignorano tutte le criticità evidenziate.
Le documentazioni presentate dalla azienda proponente (Develog) e lo stesso screening della VINCA presentato a integrazione, si sono rilevate superficiali e lacunose, confermando tutte le criticità di una tale realizzazione a ridosso di un’area protetta, cosa che invece impone, come da normative vigenti, particolari procedure di valutazione di impatto ambientale proprio a tutela di quelle aree.
Ci auguriamo che il comune di Lonato le valuti adeguatamente, smentendo la posizione fin qui assunta a favore di tale intervento.
L’area umida Valle, insieme al prato arido del Monte Merlo e al bosco della Ghisiola, è un’area di particolare pregio e vulnerabilità, riconosciuta come area da proteggere da Regione Lombardia e Unione Europea e inserita nell’elenco delle aree Natura 2000. Fu il comune di Castiglione delle Stiviere, con l’amministrazione Novellini, a chiedere tale riconoscimento, per tutelare una parte del suo territorio, minacciato da una progressiva cementificazione che era alle porte e che oggi è diventata un rischio reale ed incombente. Si tratta di un habitat naturale per specie animali e vegetali a rischio estinzione, censite e inserite nelle liste della UE, come la Egretta Garzetta e la Viola Elatior. Oltre a determinare un enorme ulteriore consumo di suolo inutile (ci sono tante aree già trasformate che potrebbero essere utilizzate per nuovi poli logistici), come è stato ribadito tante volte in queste settimane, si determinerebbe un impatto sull’equilibrio idrogeologico non sostenibile e pericoloso per il territorio di Castiglione e delle Colline Moreniche, e, lo ribadisco, un danno irreversibile e non mitigabile all’area umida.
Mi auguro che il comune di Lonato, con la sua amministrazione di centro-destra giudichi per quelle che sono le documentazioni presentate dalla azienda e segua le indicazioni dei suoi omologhi di Castiglione, dove l’amministrazione anch’essa di centro-destra ha assunto una chiara e determinata posizione critica.
Mi auguro, soprattutto, che gli esponenti mantovani di maggioranza in Regione dicano no al polo logistico, privilegiando gli interessi del territorio a quelli di schieramento, visto che la destra di Lonato è ultrafavorevole al polo logistico.
Marco Carra, consigliere regionale Pd
Mantova, 11 giugno 2023