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BOCCI (PD): “NELLA DELIBERA POCA ATTENZIONE AI COMPARTI PIÙ IN DIFFICOLTÀ”

“Abbiamo visto la delibera dell’assessorato regionale che assegna fondi al settore cultura e spettacolo: sono perlopiù contributi e sostegni a enti partecipati che già ricevono abitualmente da Regione Lombardia risorse. Ci aspettavamo dall’assessore Galli – che tra l’altro non risponde alle nostre articolate richieste depositate già ai primi di marzo – un’attenzione a tutti i comparti in difficoltà, invece notiamo che alcuni sono stati proprio dimenticati”, lo dice Paola Bocci, consigliera regionale del Pd e capogruppo in VII Commissione Cultura.

“Non ci sono supporti, né sostegno per diversi soggetti e filiere dell’ambito culturale, come ad esempio le sale cinematografiche, per lavoratori e imprese del settore della produzione cinematografica e audiovisiva. Nessun riferimento al cinema nella sua fondamentale funzione di attività culturale con grande valore sociale per la comunità”, aggiunge Bocci.

La vera novità, secondo la consigliera dem, sono “anticipi di provvedimenti annuali, ma non vediamo finanziamenti straordinari per i diversi settori. Manca anche il riferimento all’attivazione urgente di tavoli di crisi chiesti dalle tante associazioni del settore, strumenti necessari per confrontarsi con la Regione sulle criticità in atto e sulle possibili misure per rilanciare i diversi settori nella complessità delle loro filiere: produzione, promozione, esercizio e distribuzione”.

Per Bocci “è dunque solo un parziale piccolo passo a cui deve seguire un impegno più sostanzioso e incisivo verso imprese e lavoratori di comparti culturali come quelli dello spettacolo dal vivo e dell’audiovisivo, che hanno sofferto più di altri, perché hanno fermato da subito le loro attività. Durante l’audizione di giovedì prossimo, chiesta da noi, con associazioni del settore, avremo modo di entrare nel dettaglio di provvedimenti che riteniamo insufficienti per supportare adeguatamente settori che tanto contribuiscono al patrimonio culturale e allo sviluppo della nostra regione”, conclude.

Milano, 21 aprile 2020

PD Regione Lombardia