SESSIONE DI BILANCIO – REGIONE STANZI I FONDI PER I SERVIZI DI SOCCORSO SANITARIO DELLE ASSOCIAZIONI E RIDUCA LA BUROCRAZIA
La Lombardia di Bertolaso continua a lasciare i volontari del soccorso al verde.
“E’ una situazione che persiste nel tempo e che deve essere risolta quanto prima perché agli enti del Terzo Settore che si occupano di soccorso Regione Lombardia non può continuare a mettere i bastoni tra le ruote” sostiene il consigliere regionale lombardo Angelo Orsenigo, che chiede l’erogazione a saldo delle spese alle organizzazioni di volontariato per soccorso sanitario. “Chiedo che la giunta lombarda si impegni ad assumere provvedimenti per semplificare e rendere più agili le procedure delle ATS per la rendicontazione e la verifica delle richieste di rimborso/pagamento delle croci affinché le risorse del bilancio regionale 2025-2027 stanziate per il finanziamento di tali servizi di soccorso possano essere erogate agli enti cui spettano entro 60 giorni dalla richiesta, considerato l’impatto economico che il ritardo nel riconoscimento dei rimborsi ha sui bilanci di realtà il cui ruolo nel sistema di emergenza urgenza sanitario della nostra Regione è strategico” dice il consigliere comasco. (rif ODG TEMP 263)
E’ da considerare che le convenzioni stipulate tra l’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza e le organizzazioni di volontariato affidatarie del servizio di soccorso e trasporto sanitario di emergenza e urgenza, prevedono una prima quota di contributo (acconto), pari al 90 per cento del finanziamento complessivo definito dal contratto, erogata nell’anno di esercizio e una seconda parte (saldo), corrispondente al 10 per cento, da riconoscere a seguito di dettagliata rendicontazione delle spese sostenute trasmessa ad AREU dal soggetto assegnatario entro i quattro mesi successivi alla chiusura dell’esercizio (30 aprile).
Aggiunge Orsenigo: “E’ dato certo il grave ritardo nel riconoscimento dei rimborsi da parte di AREU alle organizzazioni di volontariato dall’annualità 2020. Come tutti sappiamo sono stati anni molto critici che hanno visto le stesse organizzazioni sostenere rilevati costi per la copertura del territorio a seguito dell’emergenza epidemiologica da covid, nonché maggiori spese correlate al caro energia e agli aumenti benzina. Quindi – conclude Orsenigo – considerato il ruolo cruciale svolto nel sistema di emergenza urgenza sanitario della nostra Regione dalle organizzazioni di soccorso, soggetti sussidiari che contribuiscono a garantire adeguati livelli qualitativi sia nelle attività quotidiane che in occasione delle maxi emergenze nazionali e internazionali; non si può fare attendere oltre per il ricevimento di questo 10% di rimborso che risulta bloccato non perché le associazioni di soccorso non abbiano presentato le necessarie “pezze” giustificative”. “La verità è più complessa: la presentazione dei rendiconti funziona a scaglioni, su base annuale. Ciò significa che presentare le richieste di rimborso per l’anno corrente non è possibile finché il rimborso degli anni precedenti non è stato verificato ed erogato”, prosegue l’esponente dem.
“Così si inchioda, di fatto, il processo di rendicontazione con un impatto pesantissimo sui bilanci delle associazioni. Queste, non dimentichiamolo mai, lavorano su base volontaria prestando un servizio cruciale per la risposta pronta ai bisogni dei cittadini ma hanno dei bilanci da far quadrare” conclude Orsenigo.
Milano, 14 dicembre 2024