MAJORINO E BOCCI (PD): “MOZIONE BOCCIATA NEL NOME DEL RISPETTO, DEL PLURALISMO E DELL’AUTONOMIA SCOLASTICA”
“Il consiglio regionale lombardo ha dato un’ottima dimostrazione di democrazia, pluralismo e rispetto della comunità scolastica e dell’autonomia didattica di Pioltello, bocciando una odiosa mozione della Lega che voleva ancora una volta fomentare l’intolleranza e l’odio. Grazie al voto segreto siamo riusciti a bocciare quella che è stata una manovra strumentale e abbiamo, con molta nettezza, riaffermato la vicinanza della maggior parte dei lombardi alla comunità scolastica di Pioltello e a chi la dirige, ai ragazzi e alle loro famiglie, nello spirito delle parole molto chiare e forti del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella”, commenta così Pierfrancesco Majorino, capogruppo regionale del Pd, la bocciatura, questo pomeriggio, a maggioranza (34 contrari e 33 favorevoli, con 68 presenti in Aula, compreso il presidente, ndr) della mozione, presentata dalla Lega, sulla vicenda della scuola di Pioltello e del giorno di chiusura, domani, 10 aprile, in occasione della festa per la fine del Ramadan.
“La scuola di Pioltello, in nome dell’autonomia scolastica, con i suoi organi collegiali, eletti anche dalle famiglie, ha deciso di dare quella giornata libera legittimamente, compensandola con altre giornate scolastiche. Lo ha fatto anche in nome della continuità scolastica. La vicenda è ormai conclusa e questa mozione oggi non aveva nessun senso, fomentando una crociata ideologica, dannosa, contro la scuola e contro tutta la comunità di Pioltello, come già avevano detto i parroci del luogo e l’arcivescovo mons. Delpini. Il compito della politica non è intervenire nella scelta di un’altra istituzione come è la scuola. La politica deve sostenere la scuola, rispettandone l’autonomia, non mettendole i bastoni tra le ruote. E il risultato si è visto”, sintetizza Paola Bocci, consigliera regionale del Pd, che è intervenuta durante il dibattito.
“Siamo fermamente convinti che la scuola è l’avanguardia del rispetto reciproco, non dell’indifferenza verso altre culture, come vorrebbe la destra. Non è stata tolta o istituita una festività, la decisione non apre la strada a nulla, non sono state aggirate le norme, come avevano sostenuto in dibattito i consiglieri di Lega e Fdi. Ma è stata fatta una scelta matura e consapevole dentro una logica che ha senso in quella realtà locale”, concludono Bocci e Majorino.
Milano, 9 aprile 2024