Al 31 maggio i contributi pubblici erogati, cioè le risorse assegnate agli agricoltori lombardi, dal Piano di sviluppo rurale 2014-2020 sono stati 364,2 milioni di euro, pari al 31,9% della spesa pubblica effettivamente sostenuta. Lo ha detto il sottosegretario Turba, questa mattina, in consiglio regionale, rispondendo a una interrogazione presentata dal Gruppo regionale del Pd.
Nell’atto si chiedeva proprio quale fosse lo stato di avanzamento della spesa pubblica sostenuta nel trimestre in corso e quali azioni l’assessore intendesse mettere in campo per recuperare i ritardi nell’assegnazione delle risorse pubbliche alle aziende agricole lombarde.
“La Lombardia è la prima regione agricola del nostro Paese, un primato che purtroppo non la contraddistingue anche nell’erogazione delle risorse comunitarie: il report sullo stato di avanzamento dei Psr regionali, confermato dal sottosegretario al 31,9% al 31 maggio, ci pone al di sotto della media delle regioni più sviluppate che, ancora al 31 marzo, erano il Veneto (46,96%), l’Emilia Romagna (33,50%), il Piemonte (33,46%), l’Umbria (32,75%)”, ha fatto presente Antonella Forattini, consigliera regionale del Pd, componente della VIII Commissione Agricoltura e prima firmataria della question time.
Non solo: Forattini non ha apprezzato la risposta della Giunta: “Assente l’assessore all’Agricoltura Rolfi, ha risposto il sottosegretario, bypassando il problema ed evidenziando solo il numero di bandi pubblicati, che infatti non significa aver erogato risorse. Avremmo preferito risposte concrete agli agricoltori che attendono da troppo tempo l’erogazione dei contributi – ha concluso Forattini –. E i ritardi sono dovuti anche a un eccessivo appesantimento burocratico messo in atto da Regione Lombardia. Gli agricoltori se ne lamentano da tempo, le pratiche sono ferme e non viene applicato il principio di compensazione. Serve davvero uno sforzo da parte della Regione per mettere al primo posto le proprie aziende agricole”.
Milano, 2 luglio 2019