BOCCI E PIZZUL (PD): “CINEMA E TEATRO: IMPEGNI MOLTO VAGHI. SERVONO FONDI PER PRODUZIONI E RIPORTARE PUBBLICO IN SALA”
La VII Commissione Cultura del consiglio regionale ha dato il via libera, nella seduta di stamattina, al Programma operativo annuale per la cultura 2022, previsto dalla legge regionale del 2016 sulle politiche regionali in materia, con l’astensione dei consiglieri del Pd.
“Abbiamo visto poca attenzione alle attività culturali, al comparto dello spettacolo dal vivo e al settore audiovisivo. Per quest’ultimo resta ancora sulla carta un generico impegno a utilizzare fondi europei diretti al sostegno alla produzione e formazione nell’ambito audiovisivo, impegno che già nel 2021 avevamo fatto inserire nel programma, ma a cui non è seguito un appostamento di bilancio”, commentano i consiglieri dem Paola Bocci e Fabio Pizzul.
“Non capiamo davvero l’atteggiamento dell’assessore alla Cultura Galli: proprio in queste ore ha dichiarato con rammarico che i lombardi hanno ancora timore a frequentare i luoghi della cultura e poi boccia una nostra osservazione che richiede esplicitamente incentivi e sostegni per attrarre il pubblico nei cinema e nei teatri”, insistono i consiglieri Pd.
Respinta anche una seconda osservazione che chiedeva adeguate risorse economiche e una pianificazione triennale “per il rilancio della produzione audiovisiva e l’intera filiera del settore cinematografico lombardo. Guardiamo anche quello che fanno le altre Regioni, molto più avanti di noi da anni nel sostenere questo comparto. La Lombardia, invece, ha un Film Fund che, in questa legislatura, non ha mai avuto uno stanziamento”.
In generale, l’astensione del Pd è stata dettata dall’esiguità delle risorse e dal fatto che “l’attenzione della Giunta va poco su interventi a sostegno delle attività culturali e più sui beni. Restano impegni ancora vaghi che non ci sembrano la strategia giusta per rilanciare il settore della cultura e dello spettacolo che è importantissimo e conta nella nostra regione decine di migliaia di imprese, lavoratrici e lavoratori, molto provati dalle conseguenze della crisi economica generata dalla pandemia”, concludono i dem.
Milano, 11 maggio 2022