FRAGOMELI E BUSSOLATI (PD): “SOLDI NON SPESI E PROGRAMMAZIONE FUORI CONTROLLO. E LA CORTE DEI CONTI BACCHETTA”
“Quattro miliardi e mezzo di crediti da riscuotere, 459 milioni di euro non spesi per le imprese lombarde, 1,1 miliardi di contributi in conto capitale non impiegati per sistemare gli alloggi Aler: se questi sono i risultati del bilancio consolidato, c’è sicuramente da rivedere la gestione della galassia delle partecipate di Regione Lombardia. E la Corte dei conti lo ha sottolineato più volte con vari pronunciamenti”, è il commento di Gian Mario Fragomeli, consigliere regionale del Pd e capogruppo in I Commissione Programmazione, bilancio, società controllate e partecipate, analizzando, stamattina, in Aula, il bilancio consolidato 2022 di Regione Lombardia, ovvero la rendicontazione dell’attività del sistema regionale con i propri enti, aziende, organismi strumentali, società controllate e partecipate.
“Il bilancio del sistema regionale, che cuba sui 30 miliardi, è un documento che dovrebbe riuscire a programmare, controllare tutto ciò che ruota attorno alla Regione. Ma ci preoccupano diversi aspetti: ad esempio, la riduzione del patrimonio netto, cioè le risorse che Regione incassa. Inoltre, veniamo da anni dove i tassi per l’indebitamento erano praticamente a costo zero, quindi, prima di adesso, andava pensata, in un contesto molto diverso da quello attuale, un’impostazione più oculata degli investimenti. A questo proposito, ci deve allertare anche il miliardo di disavanzo e l’impiego di tutti gli avanzi di amministrazione verso un unico indirizzo di spesa. Sono scelte politiche, naturalmente”, ha detto Fragomeli, intervenendo in consiglio, dove il Gruppo del Pd ha votato contro il documento contabile.
“Siamo preoccupati anche perché stiamo riducendo il patrimonio di Regione Lombardia. Quindi, emergono una serie di problematiche che dobbiamo vagliare. Ecco perché chiediamo da tempo una Commissione speciale sulle partecipate dove valutare un ridisegno di questa galassia”, ha aggiunto il consigliere Pd.
Prime questioni da verificare “i 459 milioni di euro non spesi da Finlombarda, che significa che non sono stati utilizzati per le imprese, in tempi come questi. La Corte dei conti ha chiesto espressamente a Regione di non lasciare questi soldi sul conto. E nel contempo sono aumentati i crediti, arrivati a 4 miliardi”, ha fatto presente il dem.
Una situazione tale da far dire al collega Pietro Bussolati che “la Corte dei conti vi bacchetta per la mancanza di una vera programmazione. E in effetti il sistema delle partecipate è fuori controllo, in totale anarchia, dove ognuna si muove in modo differente dalle altre. E poi ci ritroviamo situazioni come quella della società che si occupa di trasporto dove coesistono il record di bonus per i disagi subiti dai pendolari e quello per la remunerazione dei manager. Oppure, quella che vede Giunta regionale contrapposta alla sua centrale acquisti al punto da voler bloccare tutte le gare. Per non parlare di Finlombarda che detiene i soldi al suo interno senza utilizzarli”.
Milano, 28 settembre 2023