I cittadini e gli amministratori locali dei Comuni del Parco del Roccolo hanno incontrato Regione Lombardia, questa mattina, a Palazzo Pirelli, a Milano, durante la seduta di Consiglio regionale. I sindaci e gli amministratori di Ossona, Casorezzo, Busto Garolfo e Canegrate, mentre all’esterno dell’edificio i cittadini protestavano vibratamente, si confrontavano con alcuni consiglieri regionali, tra cui Carlo Borghetti, esponente del Pd, vicepresidente del Consiglio e membro della commissione Ambiente, che era stato il primo firmatario della cosiddetta ‘proposta di legge Salva-Plis’, non retroattiva, ma utile per il futuro.
“Ho detto agli amministratori e ai cittadini che ho già depositato per iscritto un’osservazione, in commissione Ambiente, al Prgr, il Piano regionale gestione rifiuti, che si sta discutendo in queste settimane – fa sapere Borghetti al termine dell’incontro –: nella proposta di modifica è scritto nero su bianco che va previsto che nei parchi Plis non si possano più in futuro realizzare discariche”.
Durante la riunione è stata ripercorsa la vicenda: il Plis (il Parco locale di interesse sovracomunale, cioè un ambito in cui vige un certo livello di tutela) del Roccolo è attualmente soggetto a richiesta di realizzazione di un impianto di smaltimento rifiuti nella ex cava. Il privato proponente ha già ottenuto un’autorizzazione da Città metropolitana, che ha sempre sostenuto di non poter fare altrimenti in quanto costretta ad applicare le leggi regionali. Il Piano regionale di gestione rifiuti esclude alcune aree dalla localizzazione di questi impianti, ma non i Plis.
“Per questo, già nella scorsa legislatura, d’intesa con tutti i gruppi consiliari, chiesi di inserire nel Prgr anche questi parchi – racconta Borghetti –. Dall’assessore dell’epoca mi fu suggerito di fare una legge che lo prevedesse. Così la scrissi, la depositai, poi finì la legislatura, ma la riproposi all’inizio di questa, sempre con la sottoscrizione di tutti i gruppi consiliari”. Il resto è storia: a luglio la decisione del consiglio regionale, da parte del centrodestra e dell’assessore regionale all’Ambiente, di votare il “non passaggio agli articoli”, un modo per cassare completamente la proposta di legge. “L’aveva firmata anche la maggioranza, ma evidentemente ha cambiato idea, purtroppo”, chiosa il vicepresidente del consiglio.
Borghetti ha deciso così di riprovare comunque ad alzare l’asticella della tutela dei Plis nell’osservazione depositata in Commissione alle Linee guida per il nuovo Piano di gestione dei rifiuti, che entrerà in vigore nel 2020.
“I Plis vanno tutelati dalle discariche senza se e senza ma, anche individuando al loro interno le aree ambientalmente più di pregio. Sono profondamente convinto che questa sia la strada giusta perché i cittadini hanno bisogno di risposte chiare e di regole chiare su cosa può essere permesso e cosa non può esserlo sul proprio territorio: la Regione non può prenderli in giro”, conclude Borghetti.
Milano, 12 novembre 2019