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PARAPETTI DEL LUNGOLAGO DI COMO, ORSENIGO (PD): “REGIONE LOMBARDIA E COMUNE SI RIMPALLANO RESPONSABILITÀ DOPO ANNI DI CONFUSIONE E SPRECHI. ORA SI TORNI AI PARAPETTI STORICI, COME SUGGERITO DALLA SOPRINTENDENZA”

 

“Dalle dichiarazioni dell’assessore Sertori emerge chiaramente che Regione Lombardia intende ora lavarsene le mani sulla vicenda dei parapetti del lungolago di Como. Una scelta imbarazzante, dopo nove anni di continui cambi di rotta e decisioni contraddittorie”, dichiara Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Partito Democratico.

“Si è passati dal recupero dei parapetti storici all’ipotesi di repliche, poi a un restyling del disegno, fino al prototipo moderno che – come era prevedibile – è stato bocciato da tutti, Regione compresa, che lo aveva commissionato tramite ARIA. Ora si tenta di scaricare il problema sul Comune, che però aveva partecipato alla selezione del disegno rivelatosi inadeguato”, continua Orsenigo.

Il parere più recente della Soprintendenza, reso noto dopo il sopralluogo del 13 maggio 2025, conferma tutte le criticità: l’impatto visivo del nuovo parapetto non è coerente con il contesto paesaggistico e la sua struttura pesante contrasta con la leggerezza dei parapetti già presenti sul lungolago. Di qui la proposta di tornare a soluzioni storiche, più leggere e armoniche, eventualmente riproducendo in copia gli elementi mancanti del parapetto a “timoni”.

“È paradossale – sottolinea Orsenigo – che solo dopo il fallimento del prototipo sia emerso pubblicamente che Regione, Comune e Soprintendenza avevano da tempo cambiato idea, senza coinvolgere la cittadinanza o esperti esterni. Tre sono i punti critici: primo, si poteva evitare tutto questo caos, considerando che né la normativa obbliga alla posa di un parapetto sulla passeggiata, né la Soprintendenza esclude ora la compatibilità tra sicurezza e parapetti storici; secondo, i tempi si allungheranno ancora: si parla di almeno altri venti mesi per un nuovo prototipo; terzo, anche senza sospettare intenti di risparmio, la Regione ha comunque sprecato altri 122 mila euro di soldi pubblici per un progetto fallimentare.”

“È grave essere tornati alla casella di partenza dopo anni e denaro buttati. Ma se finalmente si parte dall’elemento più ovvio, come indicato dalla Soprintendenza – cioè, il valore ambientale e paesaggistico del lungolago – si può ancora fare la scelta giusta. Recuperare il vecchio parapetto a timoni, con qualche accorgimento tecnico, potrebbe garantire sicurezza e identità storica, magari in tempi più rapidi di quanto si pensi”, conclude Orsenigo.

👉 l’interrogazione

👉la risposta all’interrogazione

👉il parere della Soprintendenza

Milano, 2 agosto 2025

PD Regione Lombardia