“L’ospedale di Sesto San Giovanni riorganizzato per solo Covid a sorpresa, repentinamente e senza preavviso: la cittadinanza di tutto il Nord Milano è esterrefatta per la decisione presa dalla Regione, alla quale chiediamo spiegazioni immediate. E l’assessore Gallera non scarichi le scelte sulla Asst Nord Milano, visto che la riorganizzazione dipende dalle procedure stabilite da una sua delibera, che per fornire personale al cosiddetto ospedale in Fiera lo sottrae agli altri nosocomi”. Così interviene Carlo Borghetti, consigliere regionale del Pd e vicepresidente del consiglio regionale, annunciando il deposito di un’interrogazione a firma sua e della collega Carmela Rozza, in cui si chiedono lumi sulla decisione.
“Come ci viene comunicato dal territorio, la chiusura della maggior parte dei reparti e di numerosi ambulatori avviene senza alcun preavviso alla cittadinanza, che non potrà più accedere all’ospedale cittadino e al suo pronto soccorso – prosegue Borghetti –. E tutto avviene senza che i sestesi, e non solo loro, sappiano come questi servizi verranno assicurati, né sono state espresse garanzie sul ripristino non appena possibile delle attività sospese o spostate: su questo, a partire dal pieno ripristino del pronto soccorso, chiediamo a Gallera precise e tempestive garanzie”.
Il vicepresidente spiega che “ovviamente nessuno intende sottovalutare la gravità della situazione dell’emergenza Covid, ma è davvero un inconcepibile modo di procedere, a ben 8 mesi dall’inizio della pandemia, togliere dalla sera alla mattina servizi essenziali senza averlo programmato a dovere. I sestesi e l’intero territorio del Nord Milano devono sapere quale futuro ha in mente la Regione per questo presidio. È davvero preoccupante che a Palazzo Lombardia, dopo lo smantellamento della sanità territoriale di questi anni, si continui a navigare a vista anche sulla riorganizzazione della rete ospedaliera lombarda”, conclude Borghetti.
Milano, 27 ottobre 2020