OSPEDALE DI CODOGNO, BAFFI (PD) AD ASSESSORE GALLERA: BENE SOLDI ALLE STRUTTURE MA LA VERA CARENZA E’ SUL PERSONALE MEDICO
Ok a reparto di Cardiologia riabilitativa ma venti posti sono troppo pochi
“Ringrazio l’assessore Gallera per la sua visita a Codogno ma non posso nascondere la delusione e l’amarezza per il destino, che appare sempre più segnato, del punto nascite. La riorganizzazione dei quattro presidi ospedalieri non può e non deve portare a un loro indebolimento ma a una caratterizzazione più chiara di ognuno di essi. Gallera oggi rivendica lo stanziamento di risorse negli ultimi due anni per il nostro ospedale, peraltro grazie a fondi dello Stato, tuttavia si tratta di investimenti sulle strutture e sulle apparecchiature, mentre il problema vero di Codogno, come di tutte le piccole realtà, non è la struttura ma il cosiddetto capitale umano, il personale medico, che non vede nel nostro presidio sufficienti garanzie rispetto al proprio rischio professionale. Su questo aspetto attendiamo ancora risposte convincenti. Fa invece piacere che l’assessore si sia preso in prima persona l’impegno per l’apertura della cardiologia riabilitativa, che peraltro non è un’assoluta novità, perché è scritta già in due piani organizzativi strategici successivi, di cui uno approvato lo scorso anno. Mi chiedo, però, perché ci si debba limitare a soli venti posti letto, che sono molto meno di quanto il territorio e i flussi di pazienti necessitano, quando l’ospedale di Codogno ha già maggiore disponibilità di posti, provenienti dalla ginecologia e dall’accorpamento dell’ortopedia, che potrebbe semplicemente convertire. Se la Regione ha davvero intenzione di potenziare il nostro ospedale credo che sulla cardiologia riabilitativa dovrebbe avere molto più coraggio e istituire cinquanta posti anziché venti: questo significherebbe investire davvero sul futuro dell’ospedale di Codogno.”
Lo dichiara il consigliere regionale del PD Patrizia Baffi in merito alle parole dell’assessore Gallera sugli investimenti effettuati dalla Regione all’ospedale di Codogno e ai progetti per i prossimi anni.
Milano, 26 Aprile 2018