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VALLACCHI (PD): “MISURA SENZA PROGRAMMAZIONE: FAMIGLIE E COMUNI IN DIFFICOLTÀ”

“Un’importante misura prevista da Regione Lombardia a sostegno delle famiglie, le sta mettendo però in difficoltà e crea disagi burocratici anche ai Comuni. Il problema è che, come in tutto ciò che riguarda gli interventi regionali, manca la programmazione. Per questo ho chiesto alla Giunta di intervenire e tamponare le sue stesse falle, se davvero intende aiutare sempre più famiglie”, lo dice Roberta Vallacchi, consigliera regionale del Pd, al termine della discussione, stamattina, in Aula, della sua interrogazione a risposta immediata sulla misura ‘Nidi gratis’.

“Ho descritto quanto sta avvenendo negli anni 2023-2024: in giugno 2023 sono stati approvati i criteri della Misura Nidi Gratis con una dotazione di 16 milioni di euro. Sempre in giugno sono state indicate le due finestre temporali per l’adesione dei comuni, in luglio e in settembre, in cui vanno comunicati gli asili nido, che possono essere sia comunali che privati convenzionati. Il periodo di frequenza è da settembre 2023 a luglio 2024. Le famiglie che aderiscono a questa misura richiedono in genere anche il bonus Inps, pari a 272,72 euro, e Regione mette la differenza rispetto alla retta mensile”, spiega Vallacchi.

“La finestra per la presentazione delle domande da parte delle famiglie è stata fissata dal 23 ottobre al 17 novembre. Durante questi mesi i bambini hanno frequentato il nido, ma non si è potuto richiedere il pagamento e gli asili privati non hanno potuto emettere fattura nei confronti del comune, per cui si sono trovati a dover anticipare le somme. Per la precisione, dalla verifica delle domande risultavano 855 non ammesse e 608 sospese per approfondimenti. In caso di esito negativo, comuni e strutture convenzionate devono provvedere a recuperare dalle famiglie il credito venutosi a creare”, aggiunge la dem.

Rimane poi il problema dell’Isee: la misura lo prevede fino a 20mila euro, mentre il Bonus Inps fino a 25mila. “In questo modo si provoca strutturalmente uno scoperto economico che mette in difficoltà i comuni, soprattutto i più piccoli, e i privati che si trovano costretti a ricorrere a finanziamenti bancari, con ulteriori costi, oppure a rinunciare del tutto al servizio. Ma se è vero che Regione vuole sostenere famiglie e piccoli Comuni, in vista della prossima edizione dell’iniziativa, ho chiesto se intendesse anticipare i tempi delle procedure burocratiche e di erogazione delle risorse economiche, in modo che coincidano con l’inizio della frequentazione dell’asilo. E se intendesse semplificare la parte burocratica, portando il limite Isee a 25mila euro in analogia al bonus Inps. Nella sua risposta l’assessora alla Famiglia Lucchini ha chiaramente detto che è difficile venire incontro a tutti dando anticipi, dimostrando così che anche in questo caso il problema di Regione Lombardia è sempre lo stesso: manca la programmazione, arriva sempre all’ultimo minuto, costringendo le famiglie a rincorrerla e mettendo i Comuni in seria difficoltà. Non è questo il modo con cui si va incontro ai nostri cittadini”, conclude Vallacchi.

Milano, 5 marzo 2024

PD Regione Lombardia