“Sono serviti quasi cinque anni, ma alla fine la Regione a guida Lega è stata definitivamente bocciata su una legge su cui aveva costruito una buona parte del suo consenso, ottenendo però l’unico risultato di mettere in difficoltà tutti i culti, ma soprattutto quello cattolico che, per ovvie ragioni, ha maggiori necessità e possibilità di realizzare nuovi luoghi di preghiera e aggregazione. La Lega ha usato la legge urbanistica per fini ideologici e ha creato enormi difficoltà ai comuni. Le libertà di espressione, di parola e di culto sono nella nostra Costituzione e vanno difese con forza, perché sono ciò che ci distingue dai totalitarismi e che, in ultima analisi, ci rende più forti”.
Lo dichiara il consigliere regionale del PD Matteo Piloni commentando la sentenza della Consulta che boccia i commi 2 e 5 dell’articolo 72 della legge regionale per il Governo del Territorio (L.R. 12/2005) che riguardano l’obbligo per i comuni di redigere il piano delle attrezzature religiose come atto separato del piano di governo del territorio, in assenza del quale non potevano essere insediate nuove strutture religiose o nuovi luoghi di culto.
Piloni, prima di essere eletto in Consiglio regionale, è stato il primo assessore all’urbanistica in Lombardia, nella città di Crema, ad aver approvato un piano delle attrezzature religiose.
Milano, 5 dicembre 2019