La settimana politica è stata segnata da una coda dell’inchiesta giudiziaria che ha colpito Forza Italia della provincia di Milano e di Varese e da una nuova inchiesta che colpisce un sindaco della Lega in una città simbolo: Legnano, la città del Carroccio e della statua di Alberto da Giussano. Secondo la Procura della Repubblica di Busto Arsizio il sindaco avrebbe scambiato il sostegno al secondo turno della lista di Alleanza Popolare con l’assunzione della figlia del loro candidato sindaco in una partecipata. Starà alla magistratura accertare i fatti. A noi, però, importa tornare su un punto politico: la Lega, con una coalizione di centrodestra, aveva conquistato la città nel 2017 ma i rapporti si erano guastati già a inizio 2019, al punto che 13 consiglieri su 25 si erano dimessi. Ma perdere Legnano era troppo e si sono inventati un escamotage: non potendo il sindaco convocare il Consiglio per procedere alla surroga dei consiglieri dimissionari lo hanno fatto fare, usando un cavillo, al Difensore regionale. Una procedura mai usata prima: il Palazzo della Regione ha voluto a tutti i costi tenere in piedi la giunta di Legnano e questo è un fatto politico. Perché lo ha fatto?
Video di Fabio Pizzul